Covid Ferrara, a scuola aule a prova di virus con le pareti in cartongesso

Tutti i lavori in vista dell’inizio della prima campanella. Si cerca di ottimizzare gli spazi per ricavare più ambienti adatti ad ospitare i ragazzi

Il muro divisorio di cartongesso alle scuole Aleotti di via Ravera (foto Businesspress)

Il muro divisorio di cartongesso alle scuole Aleotti di via Ravera (foto Businesspress)

Ferrara, 28 agosto 2020 - Il gong della prima campanella è pronto a sentenziare la fine del tempo massimo per i lavori nelle scuole. Quel suono che da sempre rappresenta per migliaia di ragazzi la ripresa del periodo di studi, quest’anno assume un aspetto di sfida anche per i dirigenti comunali e provinciali, alle prese con non pochi dilemmi in vista dell’avvio delle lezioni.

Al centro della discussione c’è, ovviamente, l’aspetto sanitario. Ma non solo. Per questo motivo, ieri mattina la presidente della Provincia Barbara Paron, i sindaci dei vari Comuni, il provveditore, i sindacati, i rappresentanti dei trasporti e i tecnici comunali si sono riuniti attorno ad un tavolo. Un incontro, secondo quanto si apprende, sostanzialmente positivo, ma di certo non risolutore. "Si è ribadita – ha spiegato, al termine, Barbara Paron – l’importanza e l’utilità del confronto tra tutte le parti per massimizzare la condivisione delle informazioni e dare un contributo fattivo alla ricerca di soluzioni. Mi sembra che, ognuno per la propria parte, tutte le componenti del tavolo, compresi gli amministratori, stiano davvero dando il massimo per raggiungere gli obiettivi auspicati".

Analogo anche il commento del sindaco Alan Fabbri, che ha sottolineato come "la condivisione deve essere la più ampia possibile e non si può lasciare il minimo spazio alle strumentalizzazioni. Manteniamo in primo piano l’aspetto più importante: il benessere dei bambini, che sono il nostro futuro". Intanto, però, il tempo passa.

E se sul tema del personale tutto sembra filare abbastanza liscio, rimangono d’attualità gli altri due punti all’ordine del giorno: i trasporti, per i quali però si attende una decisione del governo circa capienza dei mezzi, e i lavori nelle scuole. Tanti gli interventi programmati nelle sedi comunali e provinciali, da concludersi necessariamente entro il 14 settembre, con i sindacati che hanno fatto sapere che "arriveranno risorse umane ed economiche per far fronte al distanziamento all’interno degli edifici scolastici".  

Intanto, comunque, i cantieri procedono. Per quanto riguarda le strutture di competenza provinciale, anche grazie ai fondi del Miur, si sta lavorando alacremente all’istituto Aleotti di via Ravera, dove è in programma la realizzazione di due pareti in cartongesso (con isolamento termico-acustico) che diano modo di ricavare un’intera aula nell’atrio al primo piano. Analogamente, all’Ipsia di via Canapa, è in atto sia la suddivisione di due laboratori per ricavare quattro ambienti sia la trasformazione di uno spogliatoio in un’aula didattica. Ancora più imponente, invece, il cantiere dell’Iti di via Pontegradella: qui, dall’atrio dove solitamente si svolge il collegio docenti, verranno ricavati quattro ambienti polifunzionali e due aule. Esigenze simili anche all’Isit Burgatti di Cento, dove la necessità è quella di riuscire a guadagnare una nuova aula di informatica nello stabile dei laboratori. Parallelamente, sempre nell’istituto con sede in via Rigone, i tecnici stanno lavorando per creare una nuova aula dalla portineria. Sempre rimanendo nel Centese, al Cevolani sarà spostata l’aula insegnanti.

Tornando a Ferrara, ma focalizzandosi sulle aree esterne, all’istituto Einaudi è in corso la rivalutazione del cortile, al fine di reperire nuovi spazi per le attività motorie dei ragazzi. Ma non è tutto oro quello che luccica. Anche in questo quadro, infatti, insistono delle criticità. A metterle nero su bianco sono le sigle sindacali: "Ancora stamani (ieri, ndr ) – hanno puntualizzato Cgil, Cisl e Uil – mancavano all’appello alcune soluzioni relative all’istituto comprensivo Govoni e Perlasca di Ferrara e all’istituto Pascoli di Cento: va inclusa anche la ricerca di cinque aule in uno stabile che dovrà essere individuato dall’amministrazione centese".

Ad ogni modo, le parti si incontreranno nuovamente la prossima settimana, per quello che si spera possa essere l’ultimo faccia a faccia. Insomma, la partita è ancora lunga. Il suono della prima campanella il 14 settembre potrebbe essere vissuto con una certa apprensione anche dal mondo istituzionale.