Rigassificatore al largo di Ravenna. Conclusa la conferenza dei servizi, progetto approvato all’unanimità. Bonaccini: "Tempi pienamente rispettati, opera al servizio del Paese". Il parere favorevole accompagnato da alcune prescrizioni, insieme alle necessarie mitigazioni e compensazioni. Entro l’8 novembre, scadenza dei 120 giorni assegnati dal governo, il decreto del commissario straordinario con l’autorizzazione a realizzare l’infrastruttura. Nel dare parere positivo la commissione ha definito alcune prescrizioni principalmente dal punto di vista ambientale, di mitigazione e compensazione (richieste dal Comune di Ravenna), altre relative al monitoraggio dell’opera. L’iter procedurale sta rispettando i tempi previsti. Tempi, peraltro, molto più stretti rispetto a quelli solitamente utilizzati per un’opera di questo tipo. Il passo successivo, quello conclusivo, è previsto entro l’8 novembre, termine dei 120 giorni assegnati, e sarà la firma del decreto da parte del commissario straordinario per l’infrastruttura, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con cui verrà formalizzata l’autorizzazione dell’opera. L’avvio dei lavori è previsto per il primo quadrimestre del 2023. "Voglio ringraziare tutti i componenti la conferenza dei servizi per il lavoro che è stato fatto – afferma Bonaccini –. Pur nei tempi stretti dettati dal governo di fronte all’urgenza di dotare il Paese degli impianti necessari ad arrivare all’autosufficienza energetica, insieme al territorio e a tutti gli organismi coinvolti è stata fatta una valutazione approfondita del progetto. Con l’individuazione degli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema marino, oltre alle mitigazioni e le compensazioni che andranno previste a beneficio della comunità locale. Avanti, quindi, con una infrastruttura al servizio dell’intera comunità nazionale, che realizzeremo insieme al parco eolico e del fotovoltaico fra i più grandi in Europa, nella piena consapevolezza che il futuro è nelle energie rinnovabili". Proprio sulle compensazioni vogliono vederci chiaro i pescatori. "Chiediamo sin d’ora che vengano definite le compensazioni per le marinerie dell’Emilia-Romagna e per i comuni costieri, così come fatto nel Veneto con
il rigassificatore di Porto Viro – dichiara Vadis Paesanti vicepresidente Fedagri Pesca Emilia-Romagna –. Siamo pronti a istituire un presidio permanente con i pescatori in viale Aldo Moro davanti alla Regione qualora le nostre istanze non ottenessero risposte tempestive e concrete".