Riscaldamento, costi folli "Un mutuo per le bollette Spese più che raddoppiate" Lunedì caso in Commissione

Lo sfogo di un residente di un condominio di via Govoni: "Rincari inspiegabili. Spendo tra 1.500 e 2.200 euro l’anno. E per pagare meno resto al freddo".

Riscaldamento, costi folli  "Un mutuo per le bollette  Spese più che raddoppiate"  Lunedì caso in Commissione
Riscaldamento, costi folli "Un mutuo per le bollette Spese più che raddoppiate" Lunedì caso in Commissione

di Federico

di Bisceglie

FERRARA

La storia di Salvatore Balestrieri è quella di un cittadino normale, costretto a pagare bollette anormali. Abnormi. Dal 2021 abita in uno dei condomini di via Govoni. Ma è dall’anno successivo che è iniziato l’incubo. In una parola? Teleriscaldamento. "Con le tariffe del teleriscaldamento degli ultimi due anni è come se pagassi due mutui, non uno".

Balestrieri, il suo è uno dei condomini che ha depositato l’esposto contro Hera all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Perché questa decisione?

"Basta fare un raffronto con i numeri per capirlo. Il condominio in cui risiedo è passato dall’avere – nel 2017 e fino al 2021 – delle spese condominiali legate al teleriscaldamento che si aggiravano tra i dodicimila e i quattordicimila euro. Lo scorso anno abbiamo pagato quasi trentamila euro. E l’anno precedente 25mila e ottocento euro. Ecco spiegato, in due parole, il motivo per il quale tutte le dodici famiglie che risiedono nel mio condominio hanno deciso, all’unisono, di sottoscrivere l’esposto all’Agcm".

Il contratto stipulato dal Comune con Hera non è stato efficace per abbattere le tariffe?

"No, benché noi ci avessimo sperato. Quando abbiamo fatto la riunione di condominio con le previsioni di spesa per quest’anno, pensavamo che a fronte dell’accordo potessimo rivederle in corso d’anno al ribasso. Invece, purtroppo, abbiamo dovuto aggiornarle al rialzo. Ma la ‘beffa’ è un’altra".

A cosa si riferisce?

"Mi riferisco al fatto che, secondo alcuni calcoli che abbiamo fatto, anche grazie all’aiuto degli esponenti della Rete Civica contro i rincari, se al posto del Teleriscaldamento il nostro condominio nel 2023 fosse stato allacciato a una fornitura a metano (con un prezzo riferito al mercato tutelato) avremmo risparmiato il 110% dell’importo che invece siamo costretti a pagare".

Senta, al di là delle cifre complessive del condominio, lei quanto ha pagato?

"Quando ho scelto di trasferirmi in via Govoni ho fatto un’attenta valutazione delle spese condominiali. All’epoca l’amministratore mi aveva prospettato – basandosi sui consuntivi – spese annuali di circa 900 euro per il teleriscaldamento. Oggi spendo tra i 1.500 euro e i 2.200 euro all’anno. Ho chiesto la rateizzazione delle ultime bollette. Ed è come se stessi pagando un altro mutuo. Senza contare il fatto che, a fronte della rateizzazione, Hera ha applicato un tasso di interesse del 5,5%".

Come avete fatto fronte a questi rincari?

"Oltre a pagare, siamo stati sostanzialmente al freddo".

Che cosa intende dire, scusi, non ha acceso il riscaldamento?

"Ho cercato di fare economia. Ho riscaldato, poco, solamente le parti della casa delle quali usufruisco più spesso: camera da letto, cucina, bagno e salotto. Il resto, tutto al freddo".

Ora, che tipo di risposte si aspetta anche a fronte delle nuove regole tariffarie introdotte da Arera?

"Non sappiamo davvero, sicuramente come Rete ci stiamo muovendo con la speranza che ci vengano date risposte chiare su questi rincari inspiegabili. Ma il problema è che comunque, cambiare il sevizio e staccarsi dal Teleriscaldamento, sarebbe un salto nel buio".

Avete chiesto lumi a Hera?

"Certo, ma non abbiamo ricevuto risposte. La cosa paradossale è che, all’interno del contratto, non è specificato che cosa comporta staccarsi dal teleriscaldamento. O meglio, tra le clausole di rescissione, c’è scritto che il gestore può applicare un onere a carico del cliente. Ma non se ne conosce l’entità. A proposito di trasparenza".