
Maggio è il mese più delicato per le risaie: splendidi fenicotteri hanno invaso migliaia di ettari nella zona del Ferrarese
Lungo la rotta dei fenicotteri sorrisi beati dei turisti – gli occhi nella macchina fotografica –, lo sguardo truce degli agricoltori, in auto a pigiare sul clacson. "Via, via", urla nella notte. Dal cielo, con quella nuvola rosa, cala la maledizione dei produttori di riso – migliaia di ettari –, che ancora resistono a Lagosanto, Ostellato, Jolanda, Berra, Codigoro, cuore del Delta del Po. Becchi e ali giù in picchiata sulle vasche, quando decollano un pantano segnato dalle loro orme. ’Bruciati’ quei fili verdi, si calcola una perdita dell’80% del raccolto. E allora basta. Occhi alle finestre, quando scende il tramonto, loro salgono in auto. Clacson, fari che lampeggiano verso la distesa d’acqua, abbaglianti negli occhi sorpresi dei volatili, colpi a salve sparati con le scacciacani che rompono il silenzio della pianura. Guardie e ladri, agricoltori e fenicotteri. "Maggio è il periodo più delicato per le risaie. E noi per difenderle facciamo le ronde in auto, facciamo rumore. Per convincerli a sloggiare", racconta Giampaolo Cenacchi, risicoltore, vicepresidente del Consorzio Riso del Delta del Po, presidente regionale dei risicoltori di Confagricoltura.
Funziona?
"Noi ci proviamo. Ci siamo organizzati, facciamo le squadre, accendiamo i motori. Più siamo, meglio è. Così riusciamo a proteggere le risaie di tutti, perché quando si alzano sotto i colpi dei clacson magari fanno in giro e vanno a planare nella risaia del vicino"
I cannoncini che fanno rumore?
"Non sono tanto efficaci. I fenicotteri si abituano, un voletto e sono ancora lì. E poi quei botti nel cuore della notte fanno saltare nel letto la gente che dorme nei casolari"
Così vanno le ronde. A che ora vi alzate?
"Un primo giro lo facciamo la notte, verso le 21,30. Poi ci alziamo alle cinque del mattino per un’altra spedizione"
Da agricoltori a vigilantes, non è proprio il lavoro vostro?
"E cosa dobbiamo fare? C’è una coltura che, tra bombe d’acqua e siccità, rischia di estinguersi. Mancavano solo loro. Belli i fenicotteri per carità, ma nella risaia trovano un banchetto di insetti, gamberetti, molluschi, crostacei"
Un invito a nozze
"Quando calano sulle vasche le ’arano’ con quelle zampone, uno spettacolo disarmante per chi fa sacrifici che vede dalla mattina alla sera andare in fumo il raccolto"
Non abbiamo capito bene. Le ronde funzionano?
"Basta che abbassi la guardia e sei rovinato. L’altra sera, domenica, siamo andati a controllare alcune vasche. Non c’era più nulla, nulla. Sparito tutto il riso"
Ci saranno dei risarcimenti
"Certo, come no"
E’ ironico?
"La Regione rimborsa il seme. Morale, 300 euro all’ettaro contro i 5mila che noi perdiamo. Questo è il valore della produzione di un campo di riso. Sono briciole, ci devono aiutare altrimenti qui la gente spegne il trattore e se ne va. In una manciata di anni gli ettari di risaia sono stati dimezzati"
Mai i fenicotteri rosa, le piacciono?
"Quando li vedo al mare, una meraviglia. Nella mia risaia la morte nel cuore".