Rotatoria di via Ravenna "Allo studio due soluzioni"

Il sindaco ha incontrato i firmatari della petizione: "Situazione ereditata, cerchiamo di rimediare con una ’bretella’ alternativa che riduca il traffico"

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Un ‘doppio binario’ di soluzioni allo studio: uno, di più corto periodo, che prevede l’estensione della carreggiata e l’allargamento della rotonda non appena terminate le bonifiche in corso nell’area adiacente dell’ex distributore e uno, di più lunga prospettiva, relativo alla progettazione di una nuova bretella che conduce direttamente verso l’area est della città, bypassando il traffico cittadino. Sono le risposte al nodo viario dell’area di via Ravenna che sono state prospettate ieri mattina durante l’incontro tra il sindaco Alan Fabbri e alcuni rappresentanti dei firmatari della petizione relativa proprio all’asse stradale della zona di San Giorgio, davanti al supermercato.

Il primo cittadino era presente col dirigente Antonio Parenti. Sentite direttamente le richieste dai partecipanti alla riunione, sono state illustrate e condivise alcune delle opzioni viabilistiche previste e in via di definizione. "Stiamo provando a individuare alternative percorribili, sentiti i residenti e con l’ausilio di proiezioni, per rimediare a una situazione che abbiamo ereditato e che necessita di interventi – ha detto il sindaco, precisando che – sono in corso bonifiche nell’area sottostante l’ex distributore e con il nostro ufficio Ambiente stiamo vigilando sia sul rispetto delle tempistiche sia sull’esecuzione dei lavori. Dobbiamo attenderne il completamento per poter procedere agli espropri, quindi all’allargamento della strada e della rotonda.

Oltre a questo – e ciò avrà inevitabilmente tempi più lunghi – stiamo definendo il progetto di una ‘bretella’, da inserire nel prossimo Pug (Piano urbanistico generale), in approvazione, che rappresenterà un percorso alternativo verso la zona est della città, per liberare l’area da una quota consistente dell’attuale concentrazione di traffico".

I successivi step di questi percorsi saranno condivisi, con la previsione di un prossimo incontro con i firmatari della petizione, da calendarizzare a inizio del prossimo anno.