MARIO BOVENZI
Cronaca

Salvata la Casa del popolo. Don Giorgio apre le porte: "Intanto facciamo il bar"

Il taglio del nastro in programma domani pomeriggio nella frazione di Ravalle. Nasce nell’edificio del 1948 un circolo Anspi, associazione che riunisce gli oratori.

Il taglio del nastro in programma domani pomeriggio nella frazione di Ravalle. Nasce nell’edificio del 1948 un circolo Anspi, associazione che riunisce gli oratori.

Il taglio del nastro in programma domani pomeriggio nella frazione di Ravalle. Nasce nell’edificio del 1948 un circolo Anspi, associazione che riunisce gli oratori.

Le case del popolo chiudono, lui le apre. Don Giorgio Lazzarato è stato ordinato sacerdote nel 1977, una vita al servizio della fede. E’ lui a guidare le parrocchie di Salvatonica, Ravalle, Porporana, San Biagio di Bondeno e Settepolesini. E sarà lui, insieme ad un folto gruppo di cittadini, a salvare la casa del popolo di Ravalle. Sotto la bandiera la data di nascita – fondata nel 1948 –, ormai chiusa da anni. "Non è la prima volta, anche a San Biagio ci sono riuscito", dice. Il taglio del nastro domani alle 17,30, è stato invitato l’assessore Cristina Coletti. Ci sarà tutto il paese. Anche perché tra quelle mura, che hanno ospitato operai e rivendicazioni, coraggio e paura, verrà realizzato un bar. "Non facciamo concorrenza a nessuno, il bar a Ravalle manca", precisa il parroco. Manca da tempo. Non è la prima volta appunto. Anche a San Biagio, frazione di Bondeno, fu lui a salvare la casa del popolo, nella struttura realizzò una scuola per insegnare ai ragazzini a impastare pizze e speranza. Adesso nella frazione di Ferrara, nell’edificio della casa del popolo, sorgerà un circolo. Si chiamerà Anspi Ravalle associazione Laura Vincenzi/Carlo Acutis Aps. Anspi associazione nazionale San Paolo Italia, oratori e circoli. "Sì, ci siamo riusciti. Abbiamo tanti progetti, idee per valorizzare quello spazio – annuncia il sacerdote –. Fa parte del complesso anche il cinema Venere, vedremo. Intanto cominciamo ad aprire". In queste ore stanno terminando i lavori, ultimi dettagli. Poi la festa, domani alle 17,30 in via Carlo Martelli 87, Ravalle. L’operazione per salvare quel simbolo ha coinvolto un bel gruppo di residenti, una trentina. Tra loro c’è Franco Ferioli Mirandola, 50 anni. Ha lasciato la città per andare a vivere dove la campagna termina e comincia il Grande Fiume. E’ il proprietario di uno dei due ’storici’ barconi fluviali ancora attraccati sul Po. Per anni cooperante internazionale e giornalista indipendente nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, in Israele. Si sono uniti. Il risultato è arrivato. Don Giorgio del resto è una fucina di idee. Per oltre 30 anni a Salvatonica, un’altra frazione di Bondeno, offriva la pizza, veniva cucinata nel forno, si mangiava insieme. Un modo per aiutare, semplicemente per incontrarsi. "Quest’anno l’iniziativa non è partita, non c’è personale. Ci riproveremo".