San Carlo, iniziano i lavori di restauro

La chiesa di corso Giovecca è un gioiello del Barocco: "Torneranno a splendore decori e affreschi, riapertura fra nove mesi"

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di Stefano Lolli

Gioiello pressoché unico del Barocco ferrarese, la chiesa di San Carlo si accinge al secondo restauro, Quello strutturale, attuato per iniziativa dell’Azienda Usl (proprietaria dell’edificio religioso di corso Giovecca), è stato compiuto addirittura prima del terremoto del 2012. Anche se il sisma ha fatto cadere al suolo frammenti delle statue che ne ornavano la facciata, costringendo anche a riportare al suolo le statue (scolpite nel 1720 da Angelo Puni) che raffigurano San Carlo, Sant’Antonio da Padova, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino. Ma da lunedì i lavori, in questo caso commissionati dal Comune per conto della stessa azienda sanitaria, riguarderanno l’interno, e consentiranno la riapertura della chiesa nel 2021- "Serviranno nove mesi, dunque si tratterà di un bel parto", spiega Natascia Frasson, dirigente dei Beni Monumentali del Comune. Ieri, assieme all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Maggi, la consegna del cantiere alla ditta veneziana Ducale Restauri, chiamata a restituire l’originario splendore soprattutto alla straordinaria vòlta affrescata. Opera nel 1674 del pittore Giuseppe Avanzi, coadiuvato dal quadraturista Giuseppe Menegatti. All’interno della chiesa progettata da Giovan Battista Aleotti, ed edificata tra il 1612 e il 1623 – sul sedime del più antico oratorio dedicato ai santi Filippo e Giacomo –, si trovano infatti decorazioni di straordinario pregio. La Madonna in gloria e i santi Carlo Borromeo e Maurelio che campeggiano nel soffitto, sono impreziositi da volute, festoni e conchiglie, vasi di fiori e allegri puttini.

Da molti, troppi anni la chiesa di San Paolo è inaccessibile. Non tanto al culto (non si tratta infatti di una chiesa parrocchiale), ma alla devozione sincera dei ferraresi, abituati ad entrare per una preghiera durante il passeggio, e alla visita dei turisti. Visto che, come ricorda Barbara Pazi, responsabile del progetto architettonico, "si tratta del più importante esempio del Barocco nella nostra città, oltre che di una chiesa inserita in un quadrante di assoluto pregio monumentale e artistico".

I restauratori della Ducale, da lunedì, saliranno in alto ai ponteggi, che verranno installati nella navata ellittica; per raggiungere le navate, dovranno percorrere un passaggio aereo dal vicino campanile, e per questo saranno sottoposti a uno specifico corso di sicurezza. "Si tratta di un intervento specialistico e di grande rilievo – commenta l’assessore Maggi –, destinato restituire alla città un altro luogo del cuore". Cuore matto, canterebbe Little Tony, visto che la chiesa di San Carlo, pur nella sua importanza storica e architettonica, da decenni è scarsamente valorizzata e, come detto, da molti anni è chiusa e inaccessibile. Ora la speranza è affidata a questi nuovi lavori. finanziati dalla Regione e dall’importo complessivo di 700mila euro. Da lunedì, non senza qualche possibile disagio per la viabilità in corso Giovecca, inizierà l’allestimento vero e proprio del ponteggio interno.