Sanità, viaggio tra le strutture inutilizzate

Nuove Cliniche da demolire: ‘Pellegrino’, nessuna offerta

La Casa del Pellegrino

La Casa del Pellegrino

Ferrara, 14 novembre 2018 - San Giorgio abbandonato a se stesso. Nuove Cliniche da abbattere. Casa del Pellegrino deserta. Alcune tra le principali strutture sanitarie del recente passato, rappresentano oggi autentici buchi neri. Solo per il complesso nell’ex Sant’Anna, spiega l’assessore Roberta Fusari, «è imminente l’adozione di un piano urbanistico, che in qualche modo potrebbe rimettere in moto il recupero delle Nuove Cliniche». Non certo a funzioni sanitarie, però. Incuneato nei 15 ettari dell’ex arcispedale, il complesso è irrecuperabile ai sensi della normativa antisismica, e potrà essere solo demolito: «Poi i volumi, quale sia la destinazione d’uso futuro – prosegue l’assessore –, andranno redistribuiti nell’area». La presentazione del piano, comunque, sembra imminente.

Buio profondo invece per l’ex ospedale San Giorgio di via Boschetto, chiuso ormai dal 2004 (quando il centro di riabilitazione venne trasferito in via Messidoro): non risulta essere stato mai presentato alcun piano urbanistico di riuso o riconversione. Nell’area verde, d’intesa con i residenti, è stato ampliato il giardino, ma nulla più. Di un’eventuale cessione, o di progetti di riutilizzo, non c’è traccia: il complesso, che include anche la palazzina intitolata a Mario Cavallari, è anche vincolato dalla Soprintendenza, e l’intervento risulterebbe particolarmente oneroso. Nessuno dunque si è fatto avanti, neppure informalmente, con l’Azienda Usl che è proprietaria dello stabile.

A bocca asciutta anche l’Inail regionale, da pochi mesi rientrata in possesso delle chiavi della Casa del Pellegrino di via Messidoro. Il grande complesso, costruito con i soldi del Giubileo, ospitava come noto il centro di riabilitazione diretto da Nino Basaglia, che esattamente un anno fa è stato trasferito all’interno dell’ospedale di Cona. «Tra le ipotesi di nuova destinazione, si era parlato di uno studentato – ricorda il sindaco Tiziano Tagliani –, ma di fronte ai bandi lanciati dall’Inail, non mi risulta che sia arrivata alcuna manifestazione d’interesse». Perciò l’enorme complesso (per il quale l’Azienda Ospedaliera versava 1 milione e mezzo di euro di affitto l’anno) è destinato a restar vuoto sino a quando l’Inail non valuterà altri possibili utilizzi: per lo studentato, l’Università ha preferito orientarsi sui padiglioni, attigui, della Fiera, e sull’ex Palazzo degli Specchi per alloggiare i fuorisede.