Santa Maria in Vado sul podio Brilla per la qualità del corteo

Migration

Si è tenuta domenica scorsa la riunione del comitato cultura dell’Ente Palio, che ha proceduto allo spoglio delle schede per l’assegnazione del premio "Nino Franco Visentini", per la qualità del corteo. I giurati del premio hanno valutato il maestoso corteo storico proposto dalla Corte Ducale e dalle otto contrade. Dopo un attento esame delle schede il premio Visentini è stato assegnato al Rione di Santa Maria in Vado con 180 punti. Secondo il Borgo San Giorgio con 175 punti e terzo il Borgo San Luca con 174 punti. A seguire: Borgo San Giacomo (172), Rione San Paolo (165), Borgo San Giovanni (162), Rione San Benedetto (154) e Rione Santo Spirito (152). "E’ una soddisfazione immensa – ci dice Giovanni Bellini, presidente della Contrada Rione Santa Maria in Vado – soprattutto se partiamo dal fatto che quest’anno i figuranti erano esclusivamente contradaioli, componenti di una grande famiglia che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, ha continuato a restare unita, a lavorare e a creare anche momenti di distensione a distanza durante le chiusure obbligate". "Straordinario poi ritrovarsi in Corso Giovecca – continua Bellini – con i nostri 140 figuranti in mezzo al nostro pubblico, agli amici e ai simpattizzanti della contrada. Erano tantissimi anni che ci speravo. Abbiamo lavorato molto in questi mesi, siamo riusciti anche ad attrarre nuovi giovani e con orgoglio posso dire che parteciperemo alle prossime gare con nuovo entusiasmo forti anche di un gruppo di 24 ragazzi tra sbandieratori e tamburini giovanissimi, tutti under 15. Nelle gare finali – chiude il presidente – ce la giocheremo sicuramente alla pari con le altre". Il Rione di Santa Maria in Vado occupa il quarto sud-orientale del tessuto urbano entro le mura, corrispondente al nucleo abitato più antico sviluppatosi attorno al castrum bizantino del VII secolo. I colori araldici sono il giallo e il viola, mentre la divisa del Rione è l’unicorno seduto sopra un isolotto recintato con graticci, all’ombra del cristologico "dataro" o palma da dattero.

Lauro Casoni