
Dal profumo che riempie l’aria degli arrosticini di pecora ad una vetrina delle aziende bandiera di un territorio. Dalla darsena a piazza Ariostea, migliaia di turisti in città. A caccia, tra le bancarelle e i cartellini dei prezzi, di quel sapore magari rimasto incagliato nella nostalgia dell’infanzia, come una ciambella o il cono di pesce fritto.
In una città dalle mille offerte – oltre gli stand di parco Massari e dei giardini di Interno Verde, gli occhi che si schiudono alle meraviglie segrete dei cortili – è il più il segno di due manifestazioni a cavallo tra sapori e note. Streeat Food Truck Festival, nella Darsena, è stata un’apoteosi, nelle volute della carne ai ferri, della cultura del cibo di strada. La musica, alla regia Roberto Formignani, una nota in più. Nel palato ancora il sapore della festa, ieri si è chiusa la tre giorni della carovana del cibo. Sono ripartite ape car e carretti, furgoncini, bici e roulotte, moto e rimorchi allestiti con piastre, forni, friggitrici e griglie roventi arrivati da tutta Italia.
Una passeggiata, nel sole caldo di settembre, e si aprono le porte della prima edizione della campionaria ‘Ariostea in fiera’. Il cuore pulsante il palco, mentre la zona street food era un invito nemmeno tanto velato a cenare, forchetta e coltello che si incrociano prima di prestare orecchio agli spettacoli. Dal comico di Zelig, Leonardo Manera, alle squadre giovanili della Spal, all’esibizione della scuola di danze caraibiche Los Rumberos. Colonna sonora, DiscoRing on Tour. Sport e risate, nelle tenute degli atleti della polisportiva Putinati e nelle battute di Cristiano Militello di Striscia. Ariostea in fiera, il sipario è calato tra i ricami sul palco delle ballerine della scuola di danza Tagliani, le esibizioni della polisportiva Doro, prima di ridere e sorridere con il cabarettista di Zelig, Andrea Vasumi. Buoni i panzerotti, buona la prima.
Mario Bovenzi