FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Scacco al lavoro sommerso. Dai ristoranti alle estetiste, scoperti 15 dipendenti in nero

Il blitz della guardia di finanza nel weekend, sotto la lente sedici attività commerciali. In un caso, quattro addetti su sei erano irregolari. Rischio chiusura e maxi sanzioni .

La guardia di finanza ha svolto un servizio di controllo a Ferrara, Argenta, Cento, Comacchio, Copparo e Codigoro con il supporto di tutti i distaccamenti territoriali

La guardia di finanza ha svolto un servizio di controllo a Ferrara, Argenta, Cento, Comacchio, Copparo e Codigoro con il supporto di tutti i distaccamenti territoriali

Erano tutti stranieri, in regola con il permesso di soggiorno ma senza un regolare contratto di lavoro. In un caso gli irregolari rappresentavano addirittura la quasi totalità del personale impiegato. Sono stati in tutto quindici i lavoratori in nero scoperti dalla guardia di finanza soltanto nello scorso fine settimana. Il servizio di controllo, fanno sapere dal comando di via Palestra, è stato svolto nell’ambito delle "attività finalizzate al contrasto del lavoro sommerso". Nel mirino delle fiamme gialle sono finiti sedici esercizi commerciali di varia natura su tutto il territorio provinciale, in particolare a Ferrara, Argenta, Cento, Comacchio e Codigoro.

I risultati non sono mancati e i numeri sono indicativi della portata del fenomeno. La metà delle attività controllate avevano infatti al lavoro addetti in nero. Non poco, dal punto di vista statistico. Ma entriamo nei dettagli dell’operazione. Dei sedici negozi ispezionati, sette avevano in servizio personale irregolare. In tutto, i militari hanno scoperto quindici dipendenti in nero per i quali quindi non era stata avanzata all’Inps la comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. I settori più interessati dal fenomeno sono stati quello della ristorazione e dell’estetica.

La situazione più singolare riguarda, come anticipato, un esercizio commerciale di Cento, nel quale erano presenti sei lavoratori, quattro dei quali in nero e soltanto due assunti in maniera regolare. Per i sette titolari trasgressori, i finanzieri hanno proposto la sospensione dell’attività (prevista nel caso di impiego di irregolari in percentuale di almeno il 10% della forza lavoro complessiva) e sono state elevate sanzioni fino a undicimila euro per ciascun lavoratore in nero. Non ultimo, è scattata una diffida con la quale si impone ai titolari di regolarizzare i dipendenti.

f. m.