
Neutralizzato l’ordigno bellico trovato nei cantieri per realizzare la variante alla Statale 16. Dalle 9 alle 11 sospesa la circolazione ferroviaria di alcuni treni, al via un servizio navetta.
Caricata su di un camion in dotazione all’esercito, e trasportata in tutta sicurezza in autocolonna, è stata poi fatta brillare nelle campagne intorno a Filo di Alfonsine, poco distante dal fiume Reno. E’ questo l’atto finale dell’operazione di bonifica della bomba d’aereo che, risalente alla 2° guerra mondiale, è stata dissotterrata nel corso dei lavori di sminamento propedeutici alla realizzazione della variante alla Statale 16, nel tratto finale di collegamento tra Argenta e Ponte Bastia.
Per far ciò ieri gli artificieri dell’8° Reggimento Guastatori e Paracadutisti della Folgore, di stanza a Legnago di Verona, al comando del Capitano Giuseppe Vene, sono entrati in azione, per l’ennesima volta sul territorio argentano, dopo aver preparato, giorni addietro, il sito per la logistica e l’insabbiamento della struttura di contenimento. Questo il dispiegamento di forze impegnate: oltre ai militari anche i Carabinieri, Polizia di Stato e Locale, Vigili del Fuoco, servizi di emergenza e soccorso, protezione civile ed associazioni di volontariato. Si tratta di un residuato da 500 libbre (230 chilogrammi) simile a quello dissotterrata alcuni anni fa a Boccaleone, la cui rimozione ha portato all’evacuazione di circa 800 residenti. Argenta e dintorni la notte del 12 aprile 1945, sul finire del conflitto, fu rasa al suolo da un devastante bomdardamento aereo da parte di velivoli "Liberator" delle forze armate alleate, che così spiegarono le strade del fronte verso la vittoria e la libertà. Da qui il comune di Argenta fu insignito della medaglia d’oro al valor civile e di quella d’argento al valor militare. Nel caso di San Biagio l’impatto dell’operazione di bonifica sulla popolazione è stato di molto inferiore rispetto a Boccaleone. Poco meno di un centinaio di persone che abitano nel vicinato, precedentemente informato con la distribuzione porta a porta di un volantino, e raccogliendo l’invito del sindaco Andrea Baldini volta alla "massima collaborazione, alle 7,30 ha abbandonato la propria casa, per farvi poi rientro a cose fatte, intorno alle 11. Le strade interessate dal provvedimento di sgombero son state: Via Cascine, Morari, Gavasina e Nugarola, temporaneamente chiuse al traffico e presidiate. Dalle 9 alle 11 è stata anche sospesa la circolazione ferroviaria di alcuni treni, la cui percorrenza è stata surrogata da un servizio navetta.
Praticamente inutilizzati i centri per gli sfollati, predisposti in paese ed anche alla Palazzina Mercato di Argenta, comunque opportunamente predisposta per l’accoglienza e l’intrattenimento delle persone. Il primo cittadino e la vicesindaca Giulia Cillani, hanno seguito passo dopo passo lo svolgersi dell’intervento, autorizzato e coordinato dalla Prefettura di Ferrara. Non han mai fatto mancare la loro presenza. Anzi: hanno espresso il loro "ringraziamento ed apprezzamento a quanti hanno prestato il loro apporto". Organizzato anche un briefing di supporto per gli addetti a lavori, allestito nel piazzale di un’azienda zootecnica del posto. A Filo la bomba è stata nuovamente interrata, posata in fondo ad una buca, ricoperta da un cumulo di terra, e infine fatta esplodere con un sistema elettronico telecomandato a distanza, il cui boato si è udito anche in lontananza.
Nando Magnani