
L’ordinanza del sindaco nasce da una precisa richiesta dell’Ausl (archivio)
di Federico Di BisceglieFERRARASospensione dell’attività fino a quando "non verranno ripristinate le condizioni per una corretta conduzione della struttura tramite il superamento di tutte le difformità riscontrate durante il sopralluogo". Fra le righe della burocrazia, il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco Alan Fabbri, che riguarda una casa famiglia in via Colombarola parla molto chiaro. Fra l’altro, il provvedimento impone che entro cinque giorni dalla notifica dell’atto gli ospiti "vengano ricollocati alle famiglie di origine o a presso strutture autorizzate". Non solo. La direzione della struttura dovrà trasmettere tramite pec all’Asp "entro 48 ore dalla notifica dell’atto, il nominativo e i riferimenti dei familiari di riferimento degli ospiti al fine di verificare la continuità assistenziale".
L’ordinanza del sindaco nasce da una precisa richiesta dell’Ausl che, il 26 marzo scorso, ha effettuato un sopralluogo nella struttura rilevando diverse criticità. Il verbale, allegato all’ordinanza (che è stata protocollata proprio ieri), è stato trasmesso poco meno di una settimana fa. Sono sette, in particolare, i punti contestati dall’autorità sanitaria. "La struttura si trova in condizioni igienico sanitarie non sufficienti – si legge nell’allegato dell’ordinanza –: il servizio igienico presenta l’alzata del wc sporca; il locale cucina si presenta in pessime condizioni igieniche (le mensole risultano impolverate, gli elettrodomestici sono sporchi, i cassetti della cucina presentano parti scrostate e un’anta sotto il lavandino è divelta), il pavimento nel locale cucina è appiccicoso mentre in corridoio si presenta in alcuni punti scivoloso".
L’Ausl ha rilevato anche la "presenza di ragnatele in vari punti della casa" e "presenza di polvere negli angoli della casa". Non solo. "Il lenzuolo e la fodera di un cuscino in una camera da letto – si legge – presentano aloni giallastri. Diversi asciugamani presentano chiazze di sporco e in due camere da letto sono presenti sponde appoggiate al muro". Anche sul piano della gestione burocratica, Ausl avanza più di un problema. "il registro degli ospiti non è aggiornato, l’ente gestore deve autocertificare il regolare aggiornamento del registro e inserire data di nascita e di ingresso in Casa Famiglia, non sono stati esibiti i turni del personale, non sono definiti nella Carta dei servizi le giornate di presenza dell’infermiere e i farmaci non sono adeguatamente conservati". Ne consegue, si legge nell’atto che la casa famiglia "non presenta le caratteristiche per il mantenimento in esercizio".
Fra l’altro, l’ordinanza interviene in un momento in cui il Comune ha recentemente messo mano al regolamento sulle case famiglia. "L’accoglienza delle persone nelle case famiglia è una tematica complessa e di grande importanza – dice l’assessore alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti –, che richiede una gestione attenta e sensibile. A Ferrara l’attenzione è massima, per questo nel 2023 abbiamo approvato in Consiglio un nuovo regolamento, condiviso da tutte le amministrazioni della Provincia. Il regolamento ha rappresentato un passo fondamentale per migliorare la qualità dell’accoglienza".