
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, c’è un testimone dello scontro sulla Romea. Le vittime, tutte ferraresi, stavano tornando in città. Il Pd: "Infrastruttura inadeguata, serve un’alternativa".
È stato indagato per omicidio stradale plurimo il conducente del camion che, martedì, si è scontrato contro l’auto sulla quale viaggiavano tre ferraresi di ritorno in città. L’incidente, nel quale gli occupanti della vettura hanno perso la vita, si è verificato lungo la Statale Romea, all’altezza di Codevigo (Padova). Le salme delle vittime, Pietro D’Egidio, 66 anni, Paolo Tagliaferri 67 anni e Pasquale Spagnolo 52 anni, sono ancora a disposizione della procura padovana, che a breve deciderà se disporre l’autopsia sul corpo del conducente. Nel frattempo, gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Piove di Sacco, coordinati dal sostituto commissario Stefano Benetello, hanno sentito un testimone dello schianto. Quest’ultimo avrebbe riferito che l’auto con i tre amici ferraresi stava effettuando un sorpasso quando si è consumata la tragedia. Tutte circostanze che dovranno però essere accertate dalle verifiche tuttora in corso. Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare dalle telecamere di sorveglianza della zona. Il camionista, choccato dopo l’accaduto, ha spiegato agli inquirenti di essersi trovato davanti la Renault Scenic all’improvviso e di aver tentato il tutto per tutto per evitarla, ma senza successo. Ora sarà l’attività della Polstrada a chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto ed eventuali responsabilità a carico del camionista.
L’ennesimo incidente mortale, seppur non accaduto sul territorio ferrarese, ha riacceso il dibattito sulle condizioni della Romea, un’arteria che anche dalle nostre parti è spesso teatro di schianti fatali. A riaprire la discussione è il Pd di Comacchio. "Tre nuove vite spezzate sulla Romea. Non possiamo più permetterci il lusso dell’indifferenza. La Romea è diventata il simbolo di un fallimento politico lungo decenni. Un’infrastruttura inadeguata, insicura, sovraccarica, su cui ogni giorno si muovono migliaia di persone che chiedono solo una cosa semplice: poter viaggiare in sicurezza" afferma Michele Farinelli, segretario del Partito Democratico di Comacchio. "Chi percorre la Romea non lo fa per piacere, lo fa per necessità – aggiunge –. E troppo spesso lo fa rischiando. Serve una svolta, serve il coraggio di cambiare modello. È tempo di immaginare un’alternativa seria al trasporto su gomma: una linea ferroviaria moderna tra Ravenna e Venezia che metta in connessione i nostri territori, che riduca traffico, incidenti e inquinamento".
f. m.