Ferrara, ridotta in schiavitù e costretta a sposare il cugino. Arrestato il padre

L'incubo della 18enne è durato 4 anni: complice anche il fratello. Fugge dal Marocco e torna in Italia, dove è stata braccata ancora dai familiari, fermati però dalla polizia

Una donna musulmana (foto generica)

Una donna musulmana (foto generica)

Ferrara, 6 dicembre 2021 - La figlia 18enne, residente in provincia di Bologna e originaria del Marocco, vuole vivere all’occidentale e lui, il padre padrone, la fa ritirare da scuola e, aiutato dal figlio 32enne, la chiude in cantina. Poi la porta in Marocco dove viene data in sposa al cugino. Dopo mesi di privazioni, riesce a scappare con la nave e a tornare in Italia.

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A Ferrara trova l’aiuto degli amici e anche un lavoro in un ristorante del centro. Il padre riesce comunque a raggiungerla e lei, in fuga, mentre si trova su un autobus, chiede aiuto alla polizia della squadra mobile di Ferrara.

Racconta la sua storia e gli agenti, dopo le indagini, arrestano il padre 56enne marocchino accusato di maltrattamenti, minaccia grave e sequestro di persona in concorso con il figlio 32enne ai danni della figlia diciottenne. Al fratello della ragazza, complice del padre, viene applicata la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sorella con l’obbligo di tenere una distanza di almeno 500 metri. È accaduto nei giorni scorsi dopo un incubo durato 4 anni per la 18enne.

La situazione è precipitata quando la giovane all’età di 14 anni aveva fatto capire di voler vivere all’occidentale e di non volere professare la religione mussulmana, né seguirne i precetti.