Scintille in municipio "Spostati come pacchi, attacco ai dipendenti"

I sindacati: "Sarebbe il caso di smettere di contrapporre ‘giovani’ e ‘vecchi’"

Scintille in municipio  "Spostati come pacchi,  attacco ai dipendenti"

Scintille in municipio "Spostati come pacchi, attacco ai dipendenti"

E’ di nuovo scontro sui dipendenti del Comune. A ‘contrattaccare’, a seguito di alcune considerazioni del sindaco Alan Fabbri, sono i segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. A destare "stupore" tra i sindacalisti è la sottolineatura, da parte del primo cittadino, del calo di organico comunale. "Mettere a valore il calo del personale – così Cgil, Cisl e Uil – significa non conoscere la macchina amministrativa e continuare con la retorica dell’attacco ai dipendenti pubblici. Ed a proposito di retorica, sarebbe il caso di smettere di contrapporre "giovani" e "vecchi". Il comune è un organismo che funziona se ogni dipendente fa quello per cui è stato assunto, indipendentemente dall’anno di assunzione. Sarebbe opportuno che il Comune rispettasse i progetti formativi dei Cfl e che smettesse di considerare gli assunti con questa tipologia contrattuale come "pezze" utili a tappare qualsiasi "buco". Gli under 32 assunti tramite questa tipologia di contratto hanno il dirittodovere di essere formati e non devono essere considerati come trasferibili da un settore ad un altro come se fossero "pacchi"". Su una cosa, tuttavia, i sindacati si dicono concordi su Fabbri. Ovviamente, la declinazione dei sindacati ha un taglio ironico. "Questa amministrazione – proseguono – ha ridotto. Ha ridotto i servizi ai cittadini e alle imprese. Progetti pedagogici saltati, mancate sostituzioni di personale assente, utilizzo non corretto degli insegnanti dedicati all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili che vengono utilizzati a supporto della classe (a copertura di assenze programmate del personale); mancate autorizzazioni di ferie o permessi richiesti con più di un mese di anticipo; mancata sostituzione del personale assente; mancata attivazione delle aperture dei servizi demografici il sabato mattina per decongestionare il rilascio delle carte di identità; agenti soli in transenna e tecnici che si adoperano per sopperire alla mancanza di personale amministrativo per gestire procedure di gara e rendicontazioni nel pieno della gestione dei fondi Pnrr". A 10 giorni dall’avvio del blocco degli straordinari, rilevano i sindacalisti, "questi sono alcuni degli effetti sugli uffici e sui servizi del Comune. Tutto era previsto e prevedibile. Quando manca personale e quello che c’è decide di non svolgere attività straordinaria, è inevitabile che calino i servizi".