Sciopero, domani presidio in prefettura

I lavoratori di Cgil e Uil Ferrara si riuniranno domani in presidio davanti alla Prefettura per protestare contro la legge di bilancio, che non ferma l'impoverimento e non offre futuro ai giovani. Scioperano per alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge dannosa.

Sciopero,  domani presidio in prefettura

Sciopero, domani presidio in prefettura

In concomitanza con lo sciopero generale di domani per i dipendenti dei settori pubblici, sanità privata, socio sanitario educativo assistenziale, istruzione, Università e ricerca, Poste e servizi postali, trasporti e logistica, igiene ambientale, Consorzi di Bonifica esteso a tutti i lavoratori e lavoratrici in appalto, strumentali e somministrati che operano nei suddetti settori, i lavoratori che fanno riferimento a Cgil e Uil Ferrara si ritroveranno in presidio domani mattina alle ore 10 davanti alla Prefettura in corso Ercole I d’Este. Le motivazioni dello sciopero e le iniziative che ne seguiranno sono state spiegate ieri da Veronica Tagliati, segretaria generale provinciale di Cgil, e da Massimo Zanirato, segretario confederale UIL Emilia Romagna.

Entrambi ribadiscono "la necessità di una mobilitazione generale, che non è - spiegano - data da una contrapposizione prettamente politica ma che si basa esclusivamente su una analisi, amara, di una legge di bilancio inutile se non dannosa per il nostro paese". "Ci mobilitiamo – spiega Zanirato - per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. Noi sosteniamo un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente". "Non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale - sottolinea Tagliati - e nel frattempo continuano a indebolire il servizio sanitario nazionale spingendo i cittadini verso la sanità privata. Tagliano le risorse alla scuola pubblica, alle politiche sociali e agli enti pubblici. Avevano promesso di superare la legge Fornero invece la peggiorano. L’elenco potrebbe continuare ma già per questi motivi è indispensabile scioperare".

Lauro Casoni