Il comune ha deliberato di registrare il nome ‘Settembre Centese – Fiera di Cento’ e a rispondere è ora la Pro Loco, che da tempo ne rivendica la paternità.
"Ha davvero dell’incredibile quanto si stia ancora facendo da parte dell’amministrazione Accorsi per tentare di cancellare la nostra storia – tuona il presidente Daniele Rubino – Aver impedito a noi di poter registrare il marchio Settembre Centese, che fu ideato dall’allora nostro presidente Antonio Casanova, e sempre gestito da noi, ha il sapore di volersi mettere contro alla nostra storia senza che vi sia una vera motivazione". E prosegue.
"Stanno spendendo soldi pubblici per cercare di toglierci il nome Settembre Centese con la scusa che è un bene della città – dice – La stessa pratica di voler prendere i marchi per tutelare la città sarà allora riservata anche alle altre manifestazioni create da associazioni no profit, quali ad esempio il Whitty, il Renazzen Fest, la Sagra del Cotechino, o è un onore che viene riservato solo alla nostra associazione?". E ci tiene a ricordare che "quest’anno il Comune ha speso il doppio dei soldi che spendevamo solitamente noi", parlando di un risultato secondo loro molto inferiore. "Mi rivolgo ad Accorsi, perché fermi questo stillicidio nei confronti di un’Associazione che ha avuto solo il torto di non aver partecipato a un bando errato – prosegue Rubino –. Perché, anziché farci la guerra non collabora con noi e ci lascia svolgere le nostre manifestazioni che hanno sempre avuto successo? Incontriamoci, anche pubblicamente: io non ho nulla nei suoi confronti, ma quando vedo sperperare i soldi pubblici per togliere alla nostra Associazione la paternità di una manifestazione che abbiamo inventato noi, mi domando allora come mai non registra anche altri marchi come ha fatto con noi?"