Scoppia una lite davanti a casa Accoltella il rivale e scappa: preso

Tentato omicidio a Migliarino, operaio arrestato. Al centro dell’aggressione il diverbio per una donna. Il ferito, 47 anni, è stato raggiunto da quattro fendenti. Operato d’urgenza, è ricoverato in gravi condizioni

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di Federico Malavasi

Quattro coltellate per regolare un diverbio. Al centro di tutto ci sarebbe una donna ‘contesa’. La stessa che ha chiamato i soccorsi quando si è trovata davanti alla porta di casa la vittima in un lago di sangue. Un venerdì sera di follia che solo per miracolo non si è concluso nel peggiore dei modi. Il ferito – un 47enne di Fiscaglia – è fuori pericolo, salvato in extremis dai medici dell’ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo accusato dell’aggressione – Riccardo Graziani, 31enne operaio agricolo di Codigoro – è stato invece portato via con le manette ai polsi e l’accusa di tentato omicidio. Adesso è in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto eseguito a tarda notte dai carabinieri della compagnia di Portomaggiore. Sull’accaduto sono ancora in corso le indagini, finalizzate innanzitutto a ricostruire i contorni dell’accaduto e a chiarire meglio movente e antefatto dell’aggressione. Di certo, al momento, ci sono soltanto i fatti che si sono susseguiti nella notte tra venerdì e sabato tra Migliarino e Codigoro.

Tutto comincia intorno alle 21.30 di venerdì, davanti a una casa di via del Mare, a Migliarino. In strada ci sono due uomini. Uno ha un coltello in tasca. L’altro non ha idea della piega che stanno per prendere gli eventi. Oltre il portone dell’abitazione c’è la donna che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe al centro della discussione. La relazione della ragazza con l’operaio codigorese si era recentemente incrinata a causa di un litigio. Dopo la discussione, lei era andata in quella casa di via del Mare con il 47enne fiscagliese. Ed è lì che Graziani si presenta l’altra sera, forse per avere un chiarimento. L’altro però, si mette in mezzo. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i due uomini iniziano a litigare furiosamente. I toni si alzano e, a un tratto, le parole non bastano più. Nel buio luccica una lama. Il coltello raggiunge più volte il 47enne. Uno, due, tre, quattro fendenti, uno dopo l’altro. A un braccio, poi alla schiena e al torace. Questi ultimi sono quelli più gravi. Dopo le coltellate, l’aggressore gira i tacchi e fugge, sparendo nella notte. Il ferito raccoglie le forze, si trascina fino all’ingresso di casa e suona il campanello. La donna apre e si trova davanti una scena agghiacciante. Dà subito l’allarme. Nel giro di pochi minuti la zona si riempie delle luci dei lampeggianti. Sul posto arrivano i carabinieri della compagnia di Portomaggiore e i sanitari del 118, con l’elisoccorso decollato da Bologna. Il personale dell’emergenza medica presta le prime cure al 47enne, che viene poi trasportato al ‘Maggiore’. Le sue condizioni sono molto gravi. Entra subito in sala operatoria, dove viene sottoposto d’urgenza a un delicato intervento chirurgico che gli salva la vita. Ora si trova ricoverato in gravi condizioni, ma ormai fuori pericolo.

Nel frattempo, a Migliarino partono le ricerche. Per prima cosa i carabinieri si precipitano a casa del sospettato, a Codigoro, ma non lo trovano. Allargano quindi il campo e lo vanno a cercare nell’abitazione di una donna che frequentava, sempre nella zona del Comune deltizio. Qui le ricerche si concludono. Il fuggitivo aveva trovato rifugio proprio lì. Ha ancora con sé il coltello (un modello a farfalla), subito posto sotto sequestro. Il 31enne – già noto alle forze dell’ordine e assistito dall’avvocato Giovanni Sorgato –, viene quindi arrestato. È mezzanotte quando viene portato in caserma a Portomaggiore con le manette ai polsi. La notte di sangue si conclude all’alba, quando per il presunto aggressore si aprono le porte del carcere.