Matteo Salvini, il ministro: "Ferrara pronta a cambiare"

In mattinata sui muri del centro insulti e minacce. Il vicepremier: "Non ho paura"

Matteo Salvini sul palco a Ferrara; la maglia ha il volto del candidato Fabbri

Matteo Salvini sul palco a Ferrara; la maglia ha il volto del candidato Fabbri

Ferrara, 3 maggio 2019 -  'Penso di aver avuto minacce, insulti e processi, più io che nessun altro dei ministri dell'Interno negli ultimi 20 anni...". Matteo Salvini ha parlato a Ferrara in piazzale Giordano Bruno. Il leader della Lega indossava, sulla camicia bianca, una t-shirt con disegnato il volto del candidato sindaco leghista, Alan Fabbri, e ha ribadito che andrà avanti per la sua strada.

Inoltre, ha fatto una previsione. Il 27 maggio, all'indomani delle amministrative e delle europee, "tanti amici del Pd avranno tanto tempo libero da trascorrere ai giardini, per controllare i cantieri e stare con i nipotini". Il vicepremier vede, infatti, una vittoria certa alle prossime comunali in alcune città chiave dell' Emilia. E carica la folla dicendo: "Emilia, stiamo arrivando. Sono sicuro che vista l'aria frizzantina" che c'é, si avra' un "cambiamento non solo a Ferrara, ma anche a Modena e Reggio Emilia". Dice di avere "belle sensazioni" e d'altronde "se é vero che dopo tre giorni l'ospite puzza dopo 70 anni... Madonna mia, ci sono porte e finestre da spalancare".

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"Sono un pò stancotto, ma sono contento, trovo un'Italia che ha ritrovato l'orgoglio. Sto trovando in piazza, questi giorni - ha raccontato - tanta gente che mi dice 'la politica mi fa schifo e ora voi mi avete ridato emozioni'. Io vi ringrazio per questo".

"Oggi pomeriggio a Modena - ha poi detto il ministro - c'era una piazza incredibile, c'erano almeno 3000 persone. Sullo sfondo c'erano 50 nostalgici con la falce e il martello e la bandiera rossa, quello che non ammetto da cittadino e da ministro é che 'sti deficienti' hanno preso a sassate gli uomini e le donne della polizia e dei carabinieri".

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"Per gli spacciatori ci deve essere la galera certa. Non importa se spacciano tanta o poca droga", ha concluso nel corso del comizio a Ferrara.

​​​​Scritte anti-Salvini

‘Salvini muori’, ‘Fasci vi sgozziamo’. Sono solo alcune delle scritte comparse questa mattina sui muri del centro storico. Le scritte, tutte corredate dalla ‘A’ cerchiata, simbolo degli anarchici, hanno ‘accolto’ l’arrivo in città del ministro dell’interno Matteo Salvini. I fatti sono subito rimbalzati sui social e hanno scatenato diverse reazioni. La prima dallo stesso Salvini. «Sarò a Ferrara senza paura - aveva scritto sui social -. Avanti tutta, sempre tra la gente».

Sulla vicenda indaga la Digos ed è intervenuto anche il Sap, Sindacato autonomo di polizia. «Non è ammissibile utilizzare scritte o azioni che incitano all’odio e alla violenza, a maggior ragione se si parla di un rappresentante delle istituzioni, in questo caso il ministro dell’Interno – scriveva la segreteria provinciale del sindacato –. Condanniamo fermamente la vergognosa scritta apparsa in città e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e puniti opportunamente».

Ha detto la sua anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha parlato di «atti criminali da non sottovalutare mai, che testimoniano di un pessimo clima, alimentato ad arte».