"Scrivere, una sorpresa visionaria"

‘Narrare ad occhi ben chiusi’, Pazzi presenta il suo libro al Ridotto del teatro. Introduce l’assessore Gulinelli

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di Francesco Franchella

Roberti Pazzi e la scrittura, un intreccio esistenziale, che non ha mai coinvolto soltanto il poeta. Ad essere coinvolta è stata la stessa città di Ferrara, in un romanzo collettivo lungo più di settant’anni. Un romanzo di insegnamenti socratici, di autorevoli lezioni letterarie, di allievi neo-scrittori divenuti più esperti, di libri – tanti libri - pubblicati, di immaginazione. Di immaginazione e fantasia "creatrice". Questo romanzo è diventato un manuale: il manuale di scrittura creativa edito da Minerva, intitolato ‘Narrare ad occhi ben chiusi’ (2022), già recensito da Il Resto del Carlino e pronto per essere presentato domani, alle ore 18.

La presentazione si terrà al Ridotto del Teatro Comunale e si baserà – prima di lasciare la parola a Pazzi e a "una sorpresa visiva e visionaria"– sulle testimonianze di chi ha avuto modo di partecipare ai corsi di scrittura creativa che si sono tenuti per ben venticinque anni in varie università e accademie italiane, a Macerata, a Lucca, ad Assisi e a Ferrara, dove ha fondato ‘Itaca’ una scuola di scrittura diretta per quattro anni, che ha portato decine di corsisti a scrivere e a pubblicare le loro opere. Alcuni di questi corsisti saranno presenti al Ridotto del Comunale. La presentazione si aprirà infatti con l’introduzione di Marco Gulinelli, assessore alla cultura, che prima di pubblicare ‘Il trapezista’ con La nave di Teseo, ha pubblicato con Corbo Editore ‘La perizia’, con prefazione proprio del suo maestro di scrittura, Roberto Pazzi. Previsti, inoltre, interventi di Michele Balboni (altro allievo che ha pubblicato libri) e di Anna Chiara Venturini, che ha pubblicato diversi romanzi, di cui l’ultimo con Minerva. Insomma, non sarà una semplice presentazione, ma piuttosto un racconto, sia di com’è nato il manuale, sia della vitalità che ha segnato parte dell’editoria ferrarese negli ultimi periodi. "Loro tre parleranno di come hanno vissuto il rapporto con me – spiega Pazzi – porteranno le loro testimonianze della scuola di scrittura, quello che hanno imparato… Una cornice voluta del rapporto socratico tra maestro e allievo. Io sono sempre stato a Ferrara, dove ho sempre fatto il professore e lo scrittore", uno scrittore creativo che ha da subito voluto trasmettere la creatività al prossimo, prediligendo la fantasia "per non arrendersi alla realtà: la realtà va tradita" e quale miglior tradimento dell’immaginazione?