Scuola Ferrara, l'allarme. "Grave ritardo sugli organici"

Hania Cattani (Cgil) : "Bene le assegnazioni degli insegnanti di sostegno ma sul resto non c’è ancora chiarezza. E all’inizio delle lezioni manca appena un mese"

Decisive, nello svolgimento delle future attività didattiche, le misure di distanziamento

Decisive, nello svolgimento delle future attività didattiche, le misure di distanziamento

Ferrara, 10 agosto 2020 - "Spero che al più presto l’Ufficio Scolastico provveda all’assegnazione dei docenti e del personale amministrativo. Capiamo i grossi problemi legati all’emergenza Covid, ma rispetto agli anni scorsi siamo in forte ritardo, anche negli adempimenti di fatto più semplici".

Hania Cattani, segretaria della Cgil Scuola, lancia l’allarme sull’organico necessario, alle scuole, per partire in sicurezza e piena regolarità dal prossimo 14 settembre.

"L’organico di fatto, che nel 2019 era stato definito già nel mese di luglio, deve essere ancora definito – prosegue la Cattani –, a ciò si aggiungono i posti supplementari del cosiddetto ‘organico Covid’, di cui ci è stata assicurata la copertura, ma sul quale abbiamo fondati timori. Sarebbe grave se non tutte le richieste delle singole scuole fossero esaudite, significherebbe aprire un problema di sicurezza molto serio".  

Ma ci sono anche note decisamente più positive, ad esempio sul fronte del sostegno: "Nel 2019 erano stati assegnati 855 insegnanti a fronte di 1601 alunni, il numero è aumentato ed ora siamo a 897 su 1638 richieste di sostegno: la copertura è davvero eccellente, ben al di sotto della percentuale minima richiesta per legge – considera la sindacalista Cgil –; questo è un fattore decisamente importante, anche perché durante il lockdown proprio gli studenti con disabilità, che necessitano di sostegno, sono stati i più penalizzati. In questo modo, invece, con la riapertura delle scuole in presenza che per loro è imprescindibile, avranno il dovuto supporto".  

In attesa delle assegnazioni da parte degli Uffici Scolastici (regionale e, a cascata, provinciale), il sindacato è impegnato su due fronti. Da una parte, nel confronto con le amministrazioni locali, dall’altra "scuola per scuola, per vagliare assieme ai dirigenti le necessità: in molti casi abbiamo già stilato una sorta di vademecum sulla sicurezza, con le misure specifiche che verranno adottate per garantire, innanzitutto, il distanziamento degli alunni".

Con i Comuni, invece, i sindacati stanno verificando soprattutto le misure strutturali: "Sappiamo che c’è un lavoro frenetico per predisporre le aule, ricavando spazi anche negli atrii, nei corridoi, nelle palestre e nei laboratori – prosegue la Cattani –; il nostro compito è quello di verificare che tutto corrisponda alle prescrizioni".

C’è un certo ottimismo: "Gli esami di stato, svolti in presenza – conclude la segretaria della Cgil Scuola –, hanno rappresentato un valido test. Certo limitato nei numeri, ma riuscito. Adesso si tratta di trasportare quella esperienza sulla scala più vasta e complessa della riapertura generale. E’ fondamentale però risolvere il nodo degli organici: è tardissimo, bisogna lavorare più velocemente".