Scuole Ferrara: scatta lo sciopero degli studenti

Stamattina l’agitazione promossa dai rappresentanti di vari istituti: "Non entreremo in classe e terremo un’assemblea sui social"

Oggi il primo sciopero in diretta social

Oggi il primo sciopero in diretta social

Ferrara, 18 gennaio 2021 - "Se andiamo in presenza, ci andiamo per restare, vogliamo certezze". Questo il filo della protesta, che stamattina intreccerà incontri e voci, in diretta live su Twitch, tra più di mille studenti che, già ieri, hanno dato la propria adesione allo sciopero. E che oggi non entreranno in classe. I rappresentanti degli studenti del Dosso Dossi, dell’Aleotti, del Liceo Ariosto, del Copernico Carpeggiani, dell’Orio Vergani, hanno organizzato lo sciopero in maniera totalmente autonoma, incontrando la risposta dei coetanei.

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Tutto viaggia sui social. "Abbiamo deciso di astenerci dal riprendere le lezioni nelle nostre rispettive scuole, dove è stato previsto il rientro in presenza al 50% – annunciano –. In alternativa, proponiamo di utilizzare la mattinata per discutere, attraverso una diretta live, della grave situazione che stiamo affrontando e del disinteresse mostrato verso l’opinione di noi studenti". I giovani hanno voglia di far sentire la propria voce. E le motivazioni della protesta sono molteplici. Jacopo Bruschi, Costanza Bovolenta, Veronica Palma, a nome degli studenti, le spiegano: "Riteniamo che, nonostante sia stata garantita la massima sicurezza all’interno delle strutture scolastiche, – dicono – le condizioni esterne non siano consone ad accoglierci nuovamente".

Non basta organizzare trasporti e orari, c’è un aspetto psicologico dal quale non ci si può esimere: "In questi mesi crediamo che non sia stata presa in seria considerazione la nostra emotività e stabilità psicologica – rimarcano –. La continua notizia di un ritorno a scuola, periodicamente smentita da un posticipato rientro in classe, è destabilizzante. Studenti e famiglie sono costretti a continui cambiamenti di organizzazione, che comporta anche un disagio economico, rispetto alla scelta tra l’acquisto di un abbonamento mensile o annuale o di un singolo titolo di viaggio". Solo stamattina, sarà lanciato sui social di ogni istituto, il nome della live: "Verrà condotta dai rappresentanti dei vari istituti – spiega Jacopo Bruschi – che motiveranno la protesta e apriranno un dialogo sulla vita degli studenti, anche con scenette teatrali e musica. Vuole essere una maniera per prendere un sorriso. Contiamo molto sulla felicità".

"Ci sono docenti nei diversi istituti che hanno espresso pareri vicini ai nostri – aggiunge Costanza Bovolenta – per cui invitiamo i docenti che fanno lezione a trasmettere la live in classe, potrebbe essere un’occasione importante di dibattitto". "L’obiettivo della protesta è quello di tornare in classe, ma per poterci restare – sottolinea Veronica Palma –. Recarci nelle nostre aule per poco tempo non ci restituirà la vera scuola e l’istruzione che solo in presenza possiamo ricevere". Dagli studenti un riferimento alle istituzioni: "Comprendiamo l’immenso lavoro che stanno facendo – sottolineano - tuttavia chiediamo un ritorno definitivo nelle nostre aule, perché non siamo più in grado di sostenere cambiamenti così frequenti. Se l’andamento della curva epidemiologica suggerisce decisioni più prudenti per la tutela della nostra salute – fanno notare - allora, anziché farci rientrare a scuola con un andamento altalenante, è più opportuno attendere".