
Lorenzo Benvenuti, uno dei mattatori della gara con Verona (Foto Bp)
Sella Cento 83Tezenis Verona 76
SELLA CENTO: Devoe 8, Benvenuti 8, Davis 23, Nobile 15, Berdini 8, Alessandrini 2, Graziani 12, Tanfoglio 7, Ramponi, Moretti. All. Di Paolantonio.
TEZENIS VERONA: Copeland 13, Cannon 16, Udom 10, Penna 11, Esposito 8, Palumbo 9, Faggian, Gazzotti, Bartoli 9, Airhienbuwa. All. Ramagli.
Arbitri: Nuara, Enrico Bartoli e Roca
Note: parziali 21-24; 41-44; 60-57
Ai cento all’ora. La Benedetto vince ancora, lo fa in casa battendo Verona, una delle big, e si rimette prepotentemente in corsa per la salvezza diretta. Serata perfetta alla Baltur Arena, che torna finalmente a sorridere assieme al gruppo di Di Paolantonio: Davis in testa, con 23 punti, e poi tutti gli altri, compreso Graziani, l’uomo della svolta fin qui. Copeland apre, Nobile e Benvenuti, su rimbalzo in attacco, rispondono (4-2), in un inizio tutto a rilento. Poi, all’improvviso, i primi botti, con Esposito a rispondere a Davis (11-11) e Penna a propiziare l’allungo veneto, condotto in parte anche da Copeland (9-16 al 7’). L’avvio di Verona sembra quello che giovedì che ha spianato la strada alla vittoria su Forlì, ma la Benedetto, assorbita la prima spallata, reagisce, ruggendo col duo Benvenuti-Graziani, con quest’ultimo che si presenta ai suoi nuovi tifosi piazzando due bombe mortifere. Al rientro dal primo mini-break Cannon schiaccia il +5 (21-26) e illude la Scaligera, rimontata e superata rapidamente col cesto di Davis, che fa 2+1 e inchioda il 28-26. Tanfoglio e Nobile cercano di scavare un piccolo solco, gli ospiti restano in scia, con Cannon e Palumbo che tornano a mettere la freccia, ma all’intervallo è sempre l’equilibrio a regnare: 41-44 dopo venti minuti. Sella con la faccia giusta al rientro, anche dopo l’ennesimo +7 gialloblù griffato dal solito Cannon (41-48). E’ Davis, rigenerato rispetto alle ultime uscite, a suonare la carica, con il contributo di Devoe e Nobile, che tornano a regalare alla Benedetto la testa della partita (49-48). Prima del gong, un’altra serie di vivaci botta e risposta. L’ultimo quarto si apre nel segno del neo-arrivato Graziani, che si ripete dall’arco incendiando la Baltur Arena (70-62). A rincarare la dose ci pensa Davis e la doppia cifra di vantaggio diventa realtà (72-62 al 33’). E’ lì che i biancorossi mettono le mani sul match, nonostante un altro break firmato Copeland (74-68), che mette paura, ma che non scompone più di tanto la Benedetto, che riprende ossigeno con la bomba di Nobile (77-70) e si regala un finale di gestione, forse il più bello di tutto la stagione.
Giovanni Poggi