FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Sentenze e scintille in aula: "Mafia nigeriana, il silenzio del Pd. Porteremo il caso in commissione"

Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Massimiliano Guerzoni attacca i vertici dem "La Cassazione conferma la presenza sul nostro territorio, mi aspettavo una presa di posizione".

Cassonetti ribaltati in stazione, uno dei momenti più drammatici della lotta alla mafia nigeriana

Cassonetti ribaltati in stazione, uno dei momenti più drammatici della lotta alla mafia nigeriana

"Ritengo che il silenzio del Partito Democratico sulla sentenza della Cassazione che ha confermato la presenza della mafia nigeriana sul nostro territorio sia inaccettabile e sarà nostra cura portare la questione all’attenzione della Commissione Sicurezza". Non usa giri di parole il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Massimiliano Guerzoni che attacca duramente l’assenza di dichiarazioni da parte dei vertici dem di Ferrara. L’intervento, arriva a seguito della lunga intervista rilasciata da Stefano Perelli, oggi consigliere del Carroccio che all’epoca delle vicende legate alla mafia nigeriana svolse tanta parte dell’attività investigativa. "Capisco che i dem siano tutti molto impegnati nella corsa alla segreteria del partito – prosegue Guerzoni – ma mi aspettavo sinceramente una presa di posizione, visto che i due candidati hanno dichiarato a più riprese di voler rompere con il passato e di voler dimostrare di aver capito quali strade siano da abbandonare. Invece mi sembra l’esatto contrario: si continua con l’omertà, si continua a fare finta di niente". Secondo Guerzoni, la sentenza avrebbe dovuto soddisfare tutti, senza distinzioni politiche, perché riguarda "il bene della città e il riscatto morale dei ferraresi". "Gli inquirenti sono riusciti a smantellare un’organizzazione criminale che danneggiava tutta la comunità – ricostruisce il capogruppo del Carroccio – e che ha penalizzato soprattutto la loro amministrazione. Perché allora questo silenzio?". Il capogruppo leghista prosegue nell’attacco: "Se davvero vogliono essere diversi dal passato, dovrebbero condannare l’approccio del vecchio partito che per anni ha minimizzato parlando solo di ‘percezioni’ e nascondendo la testa sotto la sabbia. Invece si va avanti su questa strada, dimostrando che anche i nuovi candidati alla segreteria siano solo volti nuovi ma con le stesse vecchie idee, prodotti di un sistema stagnante che ha fatto perdere la città al Pd dopo settant’anni di governo". Guerzoni lancia poi una provocazione. "Se gli esponenti del Pd vogliono davvero tornare tra la gente, come sostengono – dice – il mio consiglio è di iniziare a schierarsi dalla parte dei cittadini ferraresi che per anni hanno subìto un’organizzazione criminale, dalla parte dei residenti della zona Gad che avevano paura persino a uscire di casa, delle donne che si facevano accompagnare alla macchina dai propri compagni o dai propri amici, dai bambini che non potevano incontrarsi nei parchi del quartiere Giardino. Ecco cosa significa veramente ‘tornare in mezzo alla gente’ e ‘rompere col passato’. Invece mi sembra che le parole dei vertici dem siano sempre e solo parole vuote".

f.d.b.