"Servizi demografici, esternalizzare è sbagliato"

Ieri mattina i rappresentanti dei sindacati davanti agli uffici: "L’amministrazione investa i 600mila euro di incarichi fiduciari per assumere"

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di Federico Di Bisceglie

"Esternalizzare i servizi demografici, diretta emanazione dell’amministrazione, e dunque pubblici per definizione, è una scelta profondamente errata". Sono da poco passate le dieci del mattino. L’affollamento di via Fausto Beretta è quello tipico di un martedì mattina . Il pasdaran della Cgil Luca Greco fuma nervosamente davanti agli ingressi degli uffici demografici. "L’indirizzo preso dal Comune – così il sindacalista – ci preoccupa molto. Tanto che abbiamo deciso di sollecitare l’intervento del prefetto Campanaro". L’ipotesi di esternalizzazione del centralino (a una ditta privata) è al centro di una "procedura di conciliazione che, come sindacati, abbiamo inviato a Palazzo Giulio d’Este". Carenza di personale. "Se si decide di esternalizzare il centralino (come le biblioteche) – così l’esponente della Cgil – ci sarà comunque un dipendente che dovrà farsi carico di gestire la pratica in un secondo momento. Dunque è solo un modo per aggirare il problema". La sintesi: "È impensabile continuare a raccontare alla città che tutto va bene". Sul tema del valore soglia (ovvero l’incidenza del costo del personale sul bilancio del Comune, il cui superamento impedisce nuove assunzioni all’Ente), Greco non glissa: "Al posto dei seicentomila euro spesi dal Comune in incarichi fiduciari – così il sindacalista – si potrebbero destinare queste risorse per assumere venti dipendenti a tempo indeterminato di categoria C". Da parte di Maria Rosaria Rea (Cisl) la rimostranza riguarda il "mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nelle scelte che sta operando l’amministrazione". Una Giunta che, anche a detta di Leonardo Uba (Uil), preferisce "svendere i servizi all’esterno piuttosto che affrontare i problemi alla radice". L’auspicio che esprime il sindacalista della Uil è chiaro: "Delle 30 assunzioni che il Comune dovrà fare nel 2022 – chiude – speriamo che almeno qualcuna sia indirizzata ai Servizi Demografici". Pronta la replica dell’assessore competente Cristina Coletti che, contattata dal Carlino, risponde a tono. "Il Comune non ha nessuna intenzione di esternalizzare ciò che è vietato per legge – così Coletti – Ciò che è oggetto di un’analisi di ricerca di collaborazione, una sorta di partnership con soggetti esterni, è tutta quella attività di supporto all’attività degli Ufficiali di anagrafe e di stato civile. L’obiettivo è accompagnare i cittadini nelle richieste al fine di migliorare l’efficienza dei servizi nei confronti dell’utenza".