Servono regole dall’Europa Appello a tutti

Migration

Paola

Peruffo *

La crisi energetica, legata al conflitto in Ucraina e alle conseguenti sanzioni alla Russia, era ampiamente prevista con l’avvicinarsi dei mesi freddi. Quella che abbiamo davanti è una situazione che deve essere affrontata insieme ai partner europei, oltre ad alcune azioni da adottare come Paese.

L’UE ha l’obbligo di dotarsi di regole flessibili in riferimento ai mercati dell’energia come risposta a ogni possibile azione del Cremlino. Ciò prevede un meccanismo di formazione dei prezzi che limiti al massimo il peso del gas russo sul prezzo dell’energia. Variabilità che dovrebbe durare fino a quando i mercati non saranno in grado di prezzare il gas al suo reale valore. Un approccio di questo tipo, dinamico, renderebbe più difficile, per la Russia, calcolare l’offerta alla quale massimizzare i profitti. Per gli investitori significa invece scommettere al rialzo.

Parallelamente, è grave che negli ultimi anni i governi succedutisi non abbiano saputo diversificare le forniture di energia da altri Paesi. A questo si aggiunge la corresponsabilità di quei partiti e movimenti del “no a tutto”: estrazione di gas, costruzione di gasdotti, installazione di impianti eolici in zone appropriate (compreso le aree di mare) scarsi incentivi al fotovoltaico pubblico e privato.

Ora che è tardi, oltre alle politiche europee e agli aiuti di Stato, occorre fare un serio appello alla responsabilità: abbandoniamo le abitudini sbagliate e gli sprechi, e rinunciamo a un minimo di benessere per far fronte alle necessità.

*Capogruppo di Forza Italia

in consiglio comunale