
Lavorare sotto il sole cocente, sull’asfalto che diventa una graticola. Il termometro segna quasi 40 gradi in viale Krasnodar, a...
Lavorare sotto il sole cocente, sull’asfalto che diventa una graticola. Il termometro segna quasi 40 gradi in viale Krasnodar, a Ferrara. Ivan Gugllea è uno degli operai impegnato nel cantiere della geotermia. Soltanto l’altro giorno ha accusato un piccolo malore, ma si ripreso per aiutare i suoi colleghi, anche loro stremati dalla canicola.
Cosa le dà la forza di continuare?
"Ho una famiglia che mi aspetta a casa, ma l’altro giorno ho pensato per un momento di non farcela"
A che ora è successo?
"Intorno alle 11,30, ho sentito le gambe che diventavano pesanti. Non riuscivo quasi a camminare. Così ho raggiunto un posto riparato e mi sono seduto all’ombra. Ho bevuto un po’ d’acqua e piano, piano mi sono ripreso. Il malessere che mi aveva preso in tutto il corpo, se n’è andato, ma non lo spavento".
L’ordinanza comunale servirà?
"È certamente un segnale di vicinanza e non è sbagliata, ma si potrebbero trovare anche altre soluzioni ascoltando noi lavoratori".
A cosa si riferisce?
"Basterebbe iniziare prima alla mattina. Sto pensando alle 5 del mattino e lavorare fino alle 13, poi basta. Questa, a mio avviso, potrebbe essere una proposta concreta".
Basterebbe?
"Credo che sarebbe anche questo un passo nella direzione giusta. Un mio collega lo ha proposto a noi e siamo tutti d’accordo".
Deve esserlo anche l’azienda...
"Abbiamo un datore di lavoro molto attento alla nostra sicurezza. C’è dialogo con chi ci coordina. Non siamo numeri e credo che un confronto sia possibile".
Per lavorare sotto il sole tante ore serve una resistenza non comune...
"Siamo tutti giovani in questo cantiere. Un uomo vicino ai 50 anni farebbe fatica a lavorare a certe temperature".