Sfuma l’accordo con i dipendenti

Materia del contendere le paghe ritenute "troppo basse"

Da una parte ci sono gli infermieri (quelli con il contratto Anaste) che affermano di aver rifiutato la firma del nuovo accordo proposto dall’azienda "perché inaccettabile" tanto che uno di loro, ieri, ha dato le dimissioni senza preavviso. Dall’altra c’è invece l’azienda che, attraverso le parole del coordinatore del personale Eleonora Fiorini, intende "fare il possibile per rispondere al meglio alle richieste economiche degli infermieri". Continua il braccio di ferro alla Residenza Caterina: l’oggetto del contendere sono le retribuzioni dei professionisti "troppo basse rispetto ad altre realtà simili alla Residenza Caterina" sostengono i lavoratori. Poi si aggiungono le preoccupazioni dei sindacati perché "contrariamente a quanto ribadito dalla direzione a noi non risulta che dentro la residenza non ci sia, se non sporadicamente, l’assistenza medica notturna" tuona Fabio Campagna dellaa Funzione pubblica Cgil. E puntualizza: "Al momento della sottoscrizione del contratto che viene proposto ai parenti ci risulta che la carta dei servizi prevede l’assistenza infermieristica notturna e dunque, secondo noi, gli accordi non sono rispettati". Pronta la replica della direzione sulla presenza notturna del medico: "Era in servizio anche l’altra notte – precisa Fiorini – e stiamo cercando di accordarci per aumentare le sua prestazioni per più notti ma i suoi impegni professionali, al momento, non lo consentono" Per Fp Cgil, tuttavia, la situazione assistenziale dentro alla struttura merita la massima attenzione perché perché "com’è possibile assistere in modo consono 200 ospiti – chiude Campagna – se di notte non c’è almeno un infermiere?".

Silvia Giatti