"Sgravi Tari, frazioni dimenticate"

Argenta, Curtarello (Lega) al fianco di Ascom nella protesta: "Esercenti dei centri più piccoli danneggiati"

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La Lega al fianco dell’Ascom relativamente agli sgravi concessi dall’amministrazione Baldini per alleggerire l’applicazione della Tari, la tassa sui rifiuti. Un provvedimento salutato con soddisfazione dal mondo delle attività produttive, fatto salvo la mancata inclusione delle frazioni e senza aver contattato le associazioni. Il presidente dell’Ascom Tonino Natali si era lamentato dell’esclusione dal bando delle aziende con sede nelle frazioni con oltre mille abitanti e non aver contattato le associazioni di categoria per concordare il provvedimento per calibrarlo meglio sulle esigenze dei commercianti, duramente provati dall’emergenza sanitario.

"Abbiamo aspettato che il bando fosse pubblicato sull’albo pretorio – afferma il capogruppo del Carroccio Ottavio Curtarello – perché non credevamo fosse possibile che la Giunta avesse deciso di applicare sgravi sulla Tari 2019 (come si afferma esplicitamente in premessa nel bando) solo ad attività con sede in certe frazioni dell’argentano, escludendone delle altre. Sembra quasi che la giunta Baldini non sappia che i vari Dpcm e il duro lockdown hanno colpito e fatto chiudere per diversi mesi anche le attività presenti nelle frazioni con più di 1.000 abitanti; la chiusura è stata imposta infatti in base al codice Ateco". Il leader del Carroccio argentano preannuncia la presentazione di un’interrogazione "per capire quale criterio e su quali dati si siano basati per la scelta di questa esclusione, e se soprattutto è stato sentito il parere delle varie associazioni di categoria, che sono lì anche per questo: ovvero essere ascoltati e coinvolti nelle scelte che vengono prese per l’economia del nostro territorio". Sulle ragioni dell’esclusione Curtarello un’idea se l’è fatta: "Abbiamo il sospetto che sia stata la carenza di fondi da parte del comune di Argenta a dettare la restrizione; questa circostanza è altrettanto grave, perché significa che le attività sono abbandonate a loro stesse nonostante si sia loro imposto la chiusura. Inoltre ulteriori restrizioni dei Dpcm di ottobre sono già in vigore anche nelle frazioni con più di 1.000 abitanti; è dunque il momento di pensare ad azioni concrete per non far morire il nostro tessuto produttivo".

Franco Vanini