Si costituisce il pirata della strada "Sono io che ho investito i ciclisti"

Ha trentasette anni l’automobilista che l’altra notte ha travolto e ucciso il sedicenne Manuel Lorenzo Ntube

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di Matteo Radogna

Prima è fuggito, lasciando i corpi dei due amici sull’asfalto, alle 22 dell’altra notte in una Ferrara ormai deserta. Poi, dopo tre ore, si è presentato spontaneamente al comando della Polizia Locale per costituirsi. È arrivato a piedi, senza il Nissan Qashqai, l’automobilista 37enne che ha travolto i due giovani. Uno dei ragazzi, Manuel Lorenzo Ntube, 16 anni, promessa del calcio, è morto sul colpo; l’altro, Edoardo Azzolini, 17 anni, è ricoverato in prognosi riservata. Il pirata della strada è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. È difficile sapere o anche solo immaginare quali possano essere le motivazioni del comportamento del 37enne, che dopo aver travolto due ragazzi, prima non si è fermato e, dopo tre ore, si è costituito. Dopo lo schianto sarebbe andato nel panico e, per questo, è fuggito, ma poi avrebbe capito cos’era successo e quindi avrebbe deciso di assumersi le sue responsabilità.

Queste sarebbero le prime spiegazioni rese dall’automobilista al comando della polizia locale. In ogni caso, anche se non si fosse costituito, difficilmente avrebbe potuto farla franca in una città piena di telecamere. Senso di responsabilità o scelta utilitaristica? Chi può dirlo, sta di fatto che il pirata della strada è uscito allo scoperto e si consegnato alla polizia locale, che lo ha subito denunciato. Ora, oltre alle responsabilità connesse alla dinamica dell’incidente, dovrà rispondere anche di omissione di soccorso. Intanto, si è sottoposto all’alcoltest che ha dato esito negativo. Non è ancora del tutto chiara la dinamica dell’incidente. Di certo, Ntube, l’altro pomeriggio, era tornato in treno dall’allenamento di calcio nelle giovanili del Padova, poi, in tarda serata, aveva preso la bicicletta ed era andato a trovare alcuni amici accompagnato da Azzolini. Dopo il tragico incidente, gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato i rilievi del caso e produrranno una relazione. Intanto, secondo una prima ricostruzione, tutto si sarebbe consumato in una frazione di secondo, intorno alle 22, non lontano dall’abitato di Codrea: all’altezza dell’azienda Pasquali ci sono due ragazzi in sella a una bicicletta. Stanno pedalando nella strada buia. Due figure nella notte in direzione del mare. Sulla stessa strada, in contemporanea, arriva il Nissan Qashqai. A questo punto si consuma la tragedia: un scontro violento con una delle bici scaraventata nella scarpata a bordo strada, in mezzo alla vegetazione, oltre il guard rail. L’altra rimane sull’asfalto, accartocciata. Una vita quella di Manuel Lorenzo Ntube, viene spezzata immediatamente. L’altro ragazzino, invece, resta ferito gravemente. Il primo allarme arriva da un passante.

Poi, il resto, è un susseguersi di momenti di panico e dolore straziante. La vittima era una promessa del calcio. Una passione immensa quella di Manule Lorenzo Ntube che stava coltivando nel settore giovanile del Padova, con il sogno di arrivare nella massima serie. Un difensore dal fisico potente, con i piedi buoni, che aveva già attirato le attenzioni dei talent scout. Ed è stata proprio la società biancorossa a ricordarlo: "Il Calcio Padova è in lutto per la tragica scomparsa di Manuel difensore del nostro settore giovanile, nella formazione Under 17. La società Biancoscudata con i propri tifosi partecipa commossa al dolore e si stringe attorno ai familiari ed agli amici di Manuel".