Si rifugia in un bar dopo le botte I carabinieri sentono il marito

Una donna di cinquant’anni ha chiesto aiuto al gestore del circolo Acli dopo le percosse al volto e alle braccia

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È corsa per strada con i suoi cani al guinzaglio e si è rifugiata in un bar a poca distanza dalla sua abitazione. "Aiuto, aiuto, mio marito mi ha picchiata", avrebbe raccontato una donna italiana sui 50 anni entrando nel circolo Acli di San Biagio ad Argenta. Con la mano sul volto insanguinato e la disperazione che le si leggeva negli occhi, la signora ha chiamato la barista e la cameriera fuori dal locale. Qui ha chiesto che venisse contattato il 118. In attesa dei soccorsi, la barista e la cameriera si sono occupate di prestare le prime cure alla donna sotto choc. In contemporanea, sono stati allertati i carabinieri della compagnia di Argenta.

I militari sono andati a casa della donna per indagare sull’accaduto. Tre pattuglie si sono dirette all’abitazione dove ad aspettarle c’era il marito straniero. In questi casi, come da prassi, è probabile l’attivazione del ’codice rosso’ per mettere al sicuro la vittima. È soltanto un’ipotesi, perché prima gli uomini dell’Arma dovranno approfondire quanto è successo prima della fuga in strada della 50enne. A scatenare il litigio tra i due coniugi, sarebbero stati futili motivi. Sta di fatto che la moglie è stata picchiata selvaggiamente. Quando è entrata nel bar era ricoperta di ferite e graffi alle gambe, al collo e al volto. La donna è scappata in strada con i cani, che, dopo l’arrivo del 118, sono stati affidati in custodia. I vicini di casa, inoltre, hanno raccontato di aver sentito le urla della donna e di averla poi vista correre in direzione del bar. Una fuga disperata per evitare l’ira del compagno.

Non è la prima volta che al circolo Acli viene soccorsa una donna: cinque anni fa successe la stessa cosa e, in quel caso, il marito violento venne condannato e finì in carcere. Un caso di violenza sulle donne che si è ripetuto anche ieri. La barista e la cameriera non si sono limitate ad aspettare il 118, ma hanno prestato i primi soccorsi alla 50enne e hanno cercato di tranquillizzarla.