Sicurezza idraulica, progetto da 74 milioni

Il consiglio comunale ha dato il via libera alla variante. Bertozzi (Consorzio di bonifica): "Appalto definitivo pronto entro il 2023"

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BONDENO

E’ una delle più importanti sfide ingegneristiche del 21esimo secolo e sarà realizzata a Bondeno dal Consorzio della Bonifica Burana. Il progetto definitivo, di 74 milioni di euro, finanziato dai fondi del Pnrr con un contributo di 15 milioni di euro della Regione, è già stato approvato dal ministero delle infrastrutture. "Appalteremo il progetto definitivo entro dicembre – ha spiegato al consiglio comunale l’ingegnere Cinalberto Bertozzi (foto) del Consorzio di Bonifica - per ottenere l’esecutivo entro il 2023 e a ruota l’esecuzione dei lavori". Il consiglio comunale di Bondeno infatti era chiamato ad esprimere un parere, previsto dalla legge regionale, sulla variante allo strumento urbanistico e sul vincolo espropriativo, nell’ambito del procedimento unico.

"E’ un impianto che dà risposta ai cambiamenti climatici degli ultimi 20 anni e alle esigenze di un territorio che negli ultimi 100 anni ha visto sviluppi importanti – ha premesso Bertozzi -. Bondeno è il punto più basso del bacino di Burana che si sviluppa da Modena a Secchia, Po e Panaro. Tutte le acque arrivano qui. Servono infrastrutture capaci e potenti per gestire questi flussi di acqua". Se l’impianto delle Pilastresi di Stellata evacua circa 80 metri cubi di acqua al secondo, mentre sul territorio ne arrivano cento, ecco che il nuovo impianto "diventa la risposta a questo deficit – ha spiegato l’ingegnere del Consorzio - che dà una sicurezza importante al territorio e tranquillità per i prossimi 50 anni". 74 milioni di finanziamenti che vengono concentrati sul territorio per la sicurezza idraulica a servizio anche dei territori a valle. Sono state presentate al consiglio comunale le immagini del progetto: "Verrà fatta una modifica alla viabilità – ha spiegato Bertozzi - con una rotonda e sarà realizzato un ponte nuovo di accesso a via Arginelli. Si staccherà una nuova bretella che porterà le acque all’impianto di sollevamento. Insieme all’attale impianto delle Pilastresi totalizzeranno cento metri cubi al secondo. . L’impianto è in grado di funzionare anche in condizioni massima piena del Po. Un impianto automatico". Non tutto. Le acque convogliate proseguono: "Tubi sotterranei sollevano le acque - ha aggiunto - attraversano il Po e immettono le acque in una vasca di calma che, una volta riempita, tracima le proprie acque e le mette in golena di Po". Si attende l’inizio di un grande cantiere per un progetto accolto favorevolmente dal consiglio comunale.

Claudia Fortini