Ferrara, 9 settembre 2024 – Di padre in figlio, la famiglia di cacciatori di siluri mette a segno un altro colpo tra le rive del Po. Ludovico Poggioli, 12 anni, ha catturato e portato a riva un siluro di 2 metri esatti, pesante 70 chili.
Un bel record anche se non è, per il momento, riuscito a battere il padre Andrea, 40 anni, che mesi fa prese all'amo un gigante di 2 metri e 56 centimetri. ‘Abbiamo atteso che le acque del grande fiume si gonfiassero per le piogge di questi giorni e siamo entrati in azione’, dice il padre, orgoglioso dell’impresa del figlio.
Che non è stata facile, ci sono volute ore, una lunga lotta tra il pesce e il ragazzo, prima di poter alzare le mani al cielo in segno di vittoria. A quel punto il ‘mostro’ viene misurato e fotografato, solo così il record può essere certificato.
La pesca, un ‘vizio’ di famiglia. Anche il nonno di Ludovico, Giuliano Poggioli, 68 anni, vive da sempre sulle acque lente e fangose del Po, la barca una seconda casa.
Un’impresa appunto, messa a segno grazie alla conoscenza dei luoghi, ad un po’ di fortuna e all’attrezzatura.
Per catturare quei giganti serve una canna in carbonio in grado di resistere, piegata come un arco, fino a un peso di 200 chili.
Una barca con motore a scoppio per spostarsi velocemente. Ed un motore elettrico, per scivolare sull’acqua silenziosi.
Con il fiume in piena, alto come una cascata, o nei periodi delle secche, padre e figlio indossano la tenuta da pescatore, mettono nei taschini esche e speranze e se ne vanno sul fiume.
Davanti a loro un grande traguardo, quello di pescare un siluro di tre metri. Con l’aiuto della fortuna.