Smog, Ferrara soffoca. "Seri rischi per la salute"

Trentanove sforamenti dei limiti di Pm10 in due mesi. Potena, pneumologo: "Le mascherine non servono. Meglio uscire nelle ore in cui c’è poco traffico"

Una ragazza indossa una mascherina che dovrebbe proteggere dallo smog (foto Bp)

Una ragazza indossa una mascherina che dovrebbe proteggere dallo smog (foto Bp)

Ferrara, 9 marzo 2019 - Smog, è allarme rosso. In poco più di due mesi, Ferrara ha già abbattuto il limite massimo di sforamenti di Pm10: alla volta di lunedì, infatti, le giornate di sforamento era già state trentanove. Un numero impressionante, se si pensa che la normativa consente un massimo di trentacinque giornate all’anno. E ci si avvicina a passi rapidi verso il quarantunesimo giorno di sforamento del 2019 (nonostante giovedì i dati sui Pm10 abbiano consentito uno stop alle misure emergenziali): un dato che eguaglierebbe il numero complessivo di giorni inquinati di tutto il 2018.

Un record di cui non andare affatto fieri. Anzi. Il tasso di inquinamento così accentuato crea diversi problemi. In primis, alla salute: «Lo smog – puntualizza Alfredo Potena, specialista in pneumologia e cardiologia – comporta un grande rischio per tutti coloro che soffrono di malattie croniche: le particelle infiammano le vie aree ed irritano l’albero bronchiale. Chi già soffre di patologie gravi, rischia di vedersi acutizzare i problemi».

Ma non è tutto, perché l’inquinamento colpisce anche il sistema cardiovascolare. Attenzione, dunque, per i pazienti più fragili, ma anche per i cittadini normali. Le particelle, se presenti per lunghi periodi nell’aria, possono acuire le classiche infezioni alle vie respiratorie, portando a pesanti tossi. «Non vi è un vero e proprio rimedio efficace – prosegue Potena –. Le mascherine non servono a nulla; forse è più indicato cercare di uscire nelle ore in cui c’è una minore concentrazione di traffico. Il consiglio è quello, comunque, di curarsi bene, ascoltare il proprio medico e, in casi più gravi, di vaccinarsi».

Per quello che può, comunque, il Comune si attrezza organizzando il blocco del traffico per i veicoli più inquinanti (Euro4 inclusi). Ma tali misure emergenziali (sospese dopo il bollettino dell’altro ieri) non soddisfano tutti. Ed in particolare il consigliere comunale di Forza Italia Paola Peruffo: «A Ferrara – scrive – c’è un fattore critico molto più pericoloso della criminalità organizzata: la qualità (pessima) dell’aria che respiriamo. Chiedo all’amministrazione di rendere maggiormente evidenti i valori riscontrati nelle varie stazioni di rilevamento. Il tutto per sensibilizzare i cittadini. Sindaco e giunta reclamino attenzioni e misure eccezionali al governo». Guai, però, a considerare lo smog un problema esclusivamente legato al traffico: è noto, infatti, che il maggior tasso di inquinamento deriva dal riscaldamento da legname, seguito dalla produzione industriale e, infine, dalle autovetture. Dati su cui urge una riflessione, per far tornare a respirare la nostra città.