
Sulla vicenda è stata sporta denuncia alla polizia, che sta svolgendo tutti gli accertamenti del caso (. foto d’archivio
Ferrara, 23 aprile 2025 – Sulle prime sembra un normale ordine, come tanti ne gestiscono i locali che lavorano con l’asporto. Una semplice pizza da consegnare a un determinato indirizzo. La prima anomalia è però proprio il cliente, che aspetta la consegna in strada e non in casa come di solito accade. Ma la vera ‘sorpresa’ arriva soltanto alla fine: il denaro con cui l’acquirente paga la pizza si rivela essere falso. Quando però il fattorino se ne accorge, ormai è troppo tardi e non resta altro da fare che sporgere denuncia. Un tranello insidioso, nel quale una pizzeria da asporto della città è caduta per ben due volte nel giro di pochi giorni. E non sembra essere un caso isolato. Pare infatti che siano diversi i ristoratori ‘inciampati’ nello stesso trucchetto.
A illustrare l’accaduto, anche al fine di sensibilizzare eventuali altri esercenti che potrebbero incappare nel denaro fasullo, è lo stesso titolare del locale coinvolto. Il racconto dell’esercente, che ha denunciato l’accaduto alla polizia, parte da una normalissima telefonata arrivata al numero fisso della pizzeria in una serata come tante. Un cliente ordina e fornisce un indirizzo. Il porta-pizze arriva al civico indicato e, non senza una punta di stupore, trova un ragazzo in strada. Il giovane gli va incontro, ritira la consegna e allunga una banconota da 50 euro. Il fattorino dà il resto e riparte. L’acquirente si allontana, ma non entra in nessun portone. Tergiversa sul marciapiede. Sulle prime – complice il buio e la necessaria rapidità del delivery – il porta-pizze non si accorge di nulla. Solo ritornato al locale, con maggiore calma, si rende conto che qualcosa non va. Già a un primo controllo più accurato intuisce la stranezza di quel biglietto da 50 euro. Nonostante la fattura sia buona, mancano elementi che fanno sospettare che sia falso. Ipotesi che viene ben presto confermata dai fatti.
Episodio isolato? Per nulla. Lo stesso copione si ripete qualche giorno dopo in un’altra zona della città e con un altro cliente. La consegna a un indirizzo preciso, il cliente che si fa trovare in strada e una banconota da 50 euro poi risultata falsa. Stavolta, però, il pizzaiolo si accorge di un dettaglio in più: il cellulare dal quale è arrivato l’ordine è lo stesso della prima volta. Le anomalie iniziano a essere decisamente troppe. La tappa successiva è in questura per sporgere denuncia e consegnare le banconote false, ora all’attenzione degli uomini della squadra mobile. "Sentendo anche altri colleghi – spiega l’esercente – ho scoperto di non essere l’unico a cui è capitato. Il mio appello è a prestare attenzione, onde evitare di cadere nella trappola di chi smercia banconote false".