Sotto gli ombrelloni della rinascita

Il 22 novembre il lido di Volano devastato dalla mareggiata, corsa contro il tempo per aprire gli stabilimenti .

Sotto gli ombrelloni della rinascita

Sotto gli ombrelloni della rinascita

di Mario Bovenzi

"Non è rimasto più niente, spazzato via tutto", così disse Marina Mangherini, una vanga in mano, la disperazione negli occhi davanti al cumulo di macerie. Pezzi di legno, plastica e ferro, quello che restava dello stabilimento ’Schiuma’ in via Lungomare del Parco.

Lido di Volano, 22 novembre 2022, la grande mareggiata. Sono trascorsi alcuni mesi, gli operatori balneari si stanno rimboccando le maniche per ripartire, per alzare la testa e dire presente all’appello della ripartenza, la nuova stagione al mare, sotto gli ombrelloni. Si riparte, fervono i lavori all’ombra di quella duna di sabbia che protegge il litorale. Anche se qualcuno si è arreso sotto quell’ondata di acqua e rabbia. Marina Mangherini, che gestiva il bagno ’Schiuma’, ha alzato bandiera bianca sotto il macigno delle spese da sostenere. E’ tornato al timone dello stabilimento Eros Buzzi, il titolare. "Stiamo rinascendo dalle ceneri – dice, intorno a lui gli operai al lavoro –, anche la macchina degli aiuti si è mossa, la volontà di ripartire c’è ed è forte". Qualche turista si è già visto, la data – traguardo da tagliare – è quella dell’otto aprile. "Dobbiamo farci trovare pronti ad accogliere i villeggianti". Fervono i lavori anche dove il mare si è mangiato litorale e speranze. Un tubo gigantesco porta tonnellate di sabbia che ’pompa’ più a valle. Quel tubo è lungo oltre due chilometri, la sabbia servirà per riformare l’arenile. Tre operai sono al lavoro sulle ruspe, mentre un getto nero si riversa per formare di nuovo la linea della costa. Si chiama ripascimento, come il riporto che qualcuno ancora si ostina a farsi ai capelli un po’ troppo radi. Tutti ci sperano, spesso nonostante gli investimenti lascia il tempo che trova, dura il volgere di una stagione. Grandi lavori anche poco lontano, al bagno Apollo. A rimboccarsi le maniche Marco Pinton e Silvano, padre e figlio. Anche loro stanno facendo una corsa contro il tempo. Obiettivo, quello di aprire gli ombrelloni già il primo aprile. Non sarà uno scherzo, anche se ormai manca poco. "Qualcuno viene già a prendere il sole, non dobbiamo perdere l’onda del turismo". Chi non l’ha mai persa è Gianna Biolcati, titolare del bagno Kelly, quasi un simbolo e non solo da queste parti. "Ho anticipato i tempi, ho portato la musica, eventi quando nessuno qui ancora ci credeva", dice. E’ stata fortunata, la mareggiata del 22 novembre ha risparmiato questa isola costellata di sapori doc – quello dei piatti di cozze – e divertimento, a suon di musica al tramonto. "Il ristorante è sempre pieno – precisa –, abbiamo una clientela affezionata. Ora aspettiamo che venga livelata la duna di protezione, a quel punto verranno messi gli ombrelloni". Tuffi e bracciate, in quell’angolo di costa fino a qualche mese fa una montagna di macerie.