Ferrara, si oppone agli spacciatori. Negoziante minacciata: "Devi stare zitta e attenta"

Un quartiere da salvare. Minacce a un’esercente uscita in strada durante una zuffa scoppiata davanti al suo negozio

Un controllo dei militari in zona Gad (foto archivio Businesspress)

Un controllo dei militari in zona Gad (foto archivio Businesspress)

Ferrara, 27 novembre 2018 - Prima si azzuffano per questioni di droga e poi minacciano una parrucchiera uscita per allontanarli dall’ingresso del suo salone. «Tu stai zitta. E stai attenta» si è sentita urlare in faccia l’esercente da uno dei litiganti. Alla scena, avvenuta sabato mattina in piazzetta Castellina, ha assistito Giuliano Zanotti, presidente dell’associazione Residenti Gad. Vedendo il parapiglia è uscito dall’androne di casa e ha preso le difese della donna, mentre i partecipanti alla scazzottata si allontanavano alla spicciolata. L’intero accaduto è stato ripreso con un cellulare. «È stata un’intimidazione in piena regola – sbotta Zanotti –. Ormai gli spacciatori hanno preso possesso del territorio a tutti gli effetti e si sentono sicuri. O almeno questa è la sensazione che danno con i loro comportamenti. E mentre succede tutto ciò, a Ferrara si sta ancora a disquisire sull’esistenza o meno della mafia nigeriana».

Ma veniamo ai fatti. Dal video, pubblicato da qualche giorno sui social, è possibile ricostruire le fasi dell’accaduto. Tutto comincia con un paio di giovani di colore che si azzuffano. Stando a quanto riportato dal presidente dell’Associazione, che ha potuto seguire la scena fin dal suo inizio, i due hanno iniziato a contendersi una cliente arrivata in piazza Castellina per acquistare la dose. Prima si sono spintonati e poi sono volati i pugni. Immediatamente, alcuni stranieri che si trovavano intorno alla piazza si sono intromessi, un po’ per cercare di dividere i litiganti, un po’ per prendere prenderne le difese di uno o dell’altro. Nel bel mezzo del parapiglia, dal salone di parrucchiera è uscita la titolare, chiedendo a gran voce di smetterla e di andarsene. Uno degli stranieri si è avvicinato a grandi passi e l’ha affrontata. «Tu stai zitta – le ha urlato puntandole un dito con fare minaccioso –. Stai attenta e stai calma». Lasciandola di sasso, si è allontanato insieme agli altri. «Noi siamo ostaggio di queste situazioni ormai quotidianamente – è la conclusione di Zanotti –. Se non è mafia questa...».