Difesa che non subisce reti non si cambia? Per la prima volta dall’inizio della stagione, a Rimini la Spal ha terminato una partita ufficiale mantenendo inviolata la porta di Melgrati. Non era ancora accaduto, tanto che con 14 reti al passivo nelle prime otto giornate (senza considerare le due subite in Coppa Italia serie C contro l’Atalanta Under 23) la squadra di Dossena resta la seconda più battuta del campionato dopo il modesto Legnago Salus che qualche settimana fa ne ha presi addirittura otto dalla Ternana. La prestazione fornita dai biancazzurri in Romagna ha lasciato a desiderare sotto molti aspetti, tanto che in più di un’occasione i padroni di casa hanno dato la sensazione di poter pareggiare da un momento all’altro nonostante l’inferiorità numerica. Alla fine però – a prescindere dalle polemiche generate dal discusso gol annullato alla squadra di Buscè nel finale – la retroguardia spallina è riuscita a sfatare il tabù e adesso deve a tutti i costi trovare continuità anche e soprattutto sotto questo punto di vista.
Vincere lasciando a secco gli avversari è stata più bella notizia in assoluto per mister Dossena, che ha incassato con soddisfazione tre punti brutti, sporchi e cattivi senza badare troppo a come sono arrivati.
Adesso però per il tecnico si profila il momento di scegliere se confermare i giocatori che hanno blindato la porta di Melgrati oppure se cambiare nuovamente. Per tre difensori su quattro in realtà la maglia da titolare è pressoché sicura, perché Calapai e Mignanelli sulle fasce e Arena al centro sono punti fermi dello scacchiere del tecnico dall’inizio del campionato.
La grande incognita è legata al partner di Arena sul centro-sinistra, dove – in attesa del pieno recupero di Bachini, ancora a mezzo servizio a causa della fascite plantare – finora Sottini è stato preferito a Bassoli. Il centrale mancino arrivato in estate dal Cittadella ha scontato un turno di squalifica – comminato in seguito all’espulsione rimediata in casa con la Virtus Entella – in occasione della trasferta di Rimini, quindi torna regolarmente a disposizione.
Il rendimento di Sottini – che la società biancazzurra ha blindato con un contratto triennale e che senza dubbio è un giovane di prospettiva – però sta lasciando più di una perplessità, tanto che sono in molti a sperare che Dossena modifichi le proprie gerarchie promuovendo l’esperto Bassoli che a Rimini e in tante altre circostanze ha risposto presente.
Diversi tifosi si aspettavano un impatto diverso anche da Melgrati, che in gran parte dei gol subiti non poteva francamente fare nulla ma non è da considerarsi del tutto esente da responsabilità. Anche da lui, uno che due anni fa ha trascinato il Lecco a una storica promozione in serie B, ci si aspetta un salto di qualità. La prima porta inviolata della stagione è un segnale incoraggiante per tutti, ora servono conferme. A partire da domenica all’ora di pranzo.