
Serrande abbassate, ieri mattina, nello Spal Store all’interno del centro ’Le Mura’
Un futuro incerto negli Spal Store, tra attese e serranda abbassata. Nel giorno successivo all’incontro, durato poco più di mezz’ora, tra la proprietà rappresentata da Joe Tacopina, i dipendenti e i collaboratori del mondo Spal, regna un sentimento di smarrimento. In quanto non è ancora ben definito quale sarà il reale futuro della società estense. Ferraresi e tifosi spallini, hanno una chiara posizione contro la proprietà e chiedono un cambio per ripartire, ma allo stato attuale Tacopina conferma la volontà di andare avanti. Un concetto trapelato anche nello Spal Store di via Mazzini, dal personale dipendente. Uno stato d’animo sintetizzato da pochissime parole: "Siamo in attesa di capire, la proprietà ha comunicato l’intenzione di proseguire con l’iscrizione ad un campionato di categoria inferiore. Oggi non abbiamo certezze, seppure ci hanno detto di mantenere aperto il negozio". Uno Spal Store che nel day after della mancata iscrizione alla serie C, ha visto clienti continuare a comprare il merchandising ufficiale biancoazzurro, ma anche per esprimere solidarietà ai dipendenti.
In via Mazzini entrano diversi turisti che acquistano maglie e altro con i colori della Spal, molti sono stranieri e chiaramente ignari della situazione. "Gli acquisti online – spiega chi ci lavora – proseguono, al momento non hanno subito particolari scossoni". In vetrina, intanto, restano le maglie ufficiali della stagione appena conclusa con la salvezza arrivata all’ultimo respiro. In C. Categoria che non sarà però quella della prossima. Se in via Mazzini il negozio rimane aperto, nello Spal store di via Copparo, dentro il centro commerciale ‘Le Mura’, lo scenario appare molto differente. Infatti, in uno dei sui giorni di apertura al pubblico, la serranda è rimasta chiusa, come confermato anche dalle attività adiacenti: "Non ha aperto e crediamo che non lo farà". Le informazioni, infatti, dicono come lo Spal Store di via Copparo avrebbe un futuro già segnato: la chiusura a fine mese. Insomma, un quadro complessivo incerto, un futuro tutto da scrivere ed interpretare, dove tra le priorità dovrà esserci quella di salvare il personale dipendente.