Sparatoria, Gregnanini resta ricoverato in Rianimazione

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FERRARA

E’ ancora ricoverato in gravissime condizioni, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cona. Dopo cinque mesi, e una breve parentesi in cui sembrava essersi ripreso, Roberto Gregnanini – il dipendete comunale ferito gravemente il 3 marzo scorso dal collega Michele Cazzanti, in piazzetta Schiatti – sta ancora male. Quell’unico proiettile degli otto colpi sparati dalla calibro 9 di Cazzanti lo ha raggiunto all’addome causandogli lesioni interne molto gravi. C’era stato un baglio di speranza a metà giugno, ma è durante soltanto pochi giorni. Poi per Gregnanini, 60 anni, è stato di nuovo indispensabile il ricovero nel reparto di terapia intensiva.

Sul fronte delle indagini sul tentato omicidio, coordinate dal pm Isabella Cavallari, si stanno aspettando i risultati della perizia psichiatrica disposta su Cazzanti (assistito dall’avvocato Fabio Anselmo). Il pubblico ministero, inoltre, ha disposto anche accertamenti tecnici (che sono stati affidati ai carabinieri del Ris) riguardanti eventuali tracce riconducibili allo sparo addosso a Cazzanti e di natura ematica o biologica sulla vettura usata dallo stesso cinquantaseienne per allontanarsi da Ferrara, nel tentativo di fuga che si è concluso dopo poche ore con l’arresto della polizia.