Spettro Bolkestein Interviene l’Antitrust

Il garante scrive al Governo sull’applicazione della direttiva. I nostri operatori convinti . della proroga al 2033

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Non hanno pace gli operatori del settore balneare, titolari di concessioni demaniali. In questi giorni, infatti, si è nuovamente manifestato lo spettro della Direttiva ‘Bolkestein’, evocato dal garante dell’Antitrust Roberto Rustichelli che, attraverso una lettera al premier Mario Draghi, ha inteso sensibilizzare il Governo sull’applicazione della normativa europea che prevede l’applicazione della libera concorrenza e, quindi, la messa in discussione del provvedimento assunto dall’ex ministro Marco Centinaio che aveva prorogato le concessioni al 2033. Una ingerenza, quella di Rustichelli, inaccettabile per il presidente di Assobalneari e titolare di uno stabilimento a Porto Garibaldi Fabrizio Licordari.

"La questione relativa alla Direttiva ‘Bolkestein’ è attualmente oggetto di una trattativa tra il Governo e la Commissione Europea. Come associazione abbiamo inviato un documento, supportato da una consulenza del professor Stefano Zunarelli dell’Università di Bologna in cui viene esplicitato come le concessioni demaniali balneari rappresentino un bene, non un servizio, come lo stesso Frederik Bolkenstein ha chiarito nel 2018. Quindi, la direttiva non è applicabile. Ed è questa la linea che il Governo sta portando avanti". Licordari ritiene che, in questo momento, non occorrano azioni destabilizzanti: "Il nostro settore sta già affrontando una situazione difficile a causa dell’emergenza sanitaria, con un comparto turistico in ginocchio. Come presidente di Assobalneari sono sorpreso dell’atteggiamento di strutture (Antitrust, ndr.) che non hanno ruolo normativo e legislativo". Non nasconde la propria preoccupazione per l’incertezza che accompagna da tempo la questione delle concessioni demaniali, il referente di Confesercenti Luca Callegarini: "Sino a che non interverrà un provvedimento che ponga rimedio a una norma iniqua, queste spinte in avanti sull’applicazione della direttiva continueranno ad ingenerare paura. Noi siamo fiduciosi, in quanto tecnicamente la direttiva non riguarda il godimento di un bene, quale la concessione balneare, bensì i servizi". Il rinnovo delle concessioni sino al 2033 non è in discussione, secondo Nicola Spinabelli, presidente del Cesb (Cooperativa stabilimenti balneari dei Lidi Estensi e Spina): "La direttiva non è applicabile alle concessioni balneari, come ha chiarito lo stesso Bolkestein e auspico venga messa la parola fine a questa annosa questione".

v. f.