Spina, gli etruschi rivivono fuori dal museo

A fine giugno, a Stazione Foce, si inaugurerà il sito in cui verrà ricreato l’abitato antico. Mari: "Per i visitatori una nuova esperienza"

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Si avvicina l’inaugurazione del sito in cui è stata realizzata una ricostruzione dell’abitato di Spina. Ad annunciarlo è stato l’assessore alla Cultura, Emanuele Mari, che lo scorso 29 maggio è intervenuto al convegno ‘Turismo culturale – Il potere dell’archeologia. Identità dei territori e storie di buona pratica’, organizzato dal Gal Delta 2000, in collaborazione con il Comune di Comacchio, Aqua srl e dai partner italiani del Progetto Value, e ha rappresentato il momento conclusivo della tre giorni del Delta Archeo Festival.

L’incontro, coordinato da Piero Pruneti (direttore della rivista ‘Archeologia Viva’ e ‘TourismA’) si è svolto alla sala polivalente di Palazzo Bellini, e si è legato perfettamente all’importante ricorrenza del centenario della scoperta della Necropoli di Spina, avvenuta nel 1922, e celebrata con l’importante mostra inaugurata il 1° giugno nella città lagunare. "Questo convegno – ha affermato Mari– rappresenta il momento conclusivo del Progetto europeo Value, che vivrà comunque altri momenti. A fine giugno, infatti, a Stazione Foce verrà inaugurato il sito in cui è stata realizzata una ricostruzione dell’abitato di Spina, che permetterà ai futuri visitatori di godere di un’esperienza immersiva nella città antica: un parco archeologico ‘open air’ che arricchirà il percorso del Museo del Delta Antico". Poi, la parola è passata al presidente del Gal Delta 2000, Lorenzo Marchesini, che ha evidenziato come l’area del Delta sia "stata luogo di scoperte importanti", che possono essere motore di un turismo culturale. Sono seguiti gli interventi della presidente del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna Aida Morelli, che ha posto l’accento tra l’indissolubile legame tra ambiente e storia, del dirigente comunale del Settore Cultura e Turismo (nonché project manager del Progetto Value) Roberto Cantagalli, del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, e della conservatrice delle Collezioni e Aree archeologiche di Brescia, Francesca Morandini che hanno riportato le esperienze che si stanno sviluppando nelle rispettive città.

Il convegno è proseguito con le relazioni di Andrea Gaucci dell’Università di Bologna, Alessandro Ruocco di Cà Foscari di Venezia; Ursula Thun, insieme a Carmela Vaccaro dell’Università di Ferrara, hanno parlato delle indagini sulla Villa Romana di Bocca delle Menate. E ancora, sono intervenuti Sara Campagnari della Sovrintendenza alle Belle Arti di Bologna, e Alberta Cappi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Adria.

Valerio Franzoni