Spiragli per la chiesetta delle suore Via ai lavori di recupero post-sisma

L’edificio religioso si trova nel centro storico ed era stato danneggiato dal terremoto. Il costo è di 165mila euro

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BONDENO

C’è un angolo di silenzio e di preghiera, nel cuore del centro storico, che dieci anni dopo i danni del terremoto del maggio 2012, sta finalmente riprendendo vita. E’ quella che tutti in paese conoscono come ‘La chiesetta delle suore’, proprio perché si trova vicino alla scuola d’infanzia Maria Immacolata, l’oratorio della Beata Vergine di Lourdes che si affaccia su viale Repubblica, all’angolo con il caratteristico e storico borgo. Sono partiti i lavori che si inseriscono nel programma delle opere pubbliche e dei beni culturali tra il 2013 e il 2019. Il soggetto attuatore è la Diocesi di Ferrara e Comacchio, la proprietà è della Parrocchia Natività di Maria, il progetto architettonico è dell’architetto Matteo Casari, il progetto delle strutture dell’ingegnere Lorenzo Travagli.

Ci sta lavorando un’azienda locale La Galliera Costruzioni per un importo dei lavori di 165.400 euro. Una chiesa che mancava alla comunità, soprattutto per il raccoglimento che è sempre riuscita a garantire, conservando poi quanto di più bello, nel sorriso dei piccoli che frequentano il vicino asilo delle suore, può offrire. E’ la chiesetta del rosario, dei momenti famigliari, non è mai stata la chiesa dei grandi eventi, ma un luogo che si è sempre fatto tappa di preghiera per chi era di passaggio in centro storico che trovava una porta sempre aperte. C’è attesa anche per i lavori al vicino centro parrocchiale per sostenere il quale si susseguono, anche in questi giorni, le iniziative di solidarietà per raccogliere i fondi. Intanto però sono iniziati, con la fine dell’estate i lavori nella chiesa, che stando a quanto indica il cronoprogramma esposto all’esterno, annuncia che i lavori saranno terminati il 7 maggio del prossimo anno, proprio nel mese mariano, del fioretto. Ogni giorno lavorano gli operai della ditta incaricata e finalmente, anche se solo dalla strada, si può sbirciare all’interno, guardando chi è impegnato a ridare vita ad un luogo che tanto era mancato in questi anni al paese. Claudia Fortini