Stadio, il caso davanti al giudice I difensori ottengono la perizia

Il giudice ha disposto un accertamento tecnico. A giugno verrà conferito l’incarico a un esperto. I legali degli imputati: "Una decisione importante. Era una necessità che sostenevamo da tempo"

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di Federico Malavasi

Sarà una perizia a fare da ago della bilancia per i prossimi sviluppi del procedimento penale nato dai lavori di adeguamento dello stadio Mazza. A stabilirlo è stato il gup Andrea Migliorelli. Il tribunale si è espresso al termine della prima tappa dell’udienza preliminare, iniziata ieri mattina per le nove persone accusate a vario titolo di falso ideologico in atto pubblico e frode nelle pubbliche forniture. Il giudice ha accolto la richiesta quasi unanime delle difese degli imputati (l’unica a non associarsi è stata quella dell’imprenditore Giuseppe Tassi), finalizzata a ottenere un accertamento tecnico super partes sui settori dell’impianto interessati dalle presunte irregolarità. Migliorelli ha perciò ordinato un’integrazione probatoria, rinviando al 6 giugno per il conferimento dell’incarico al perito che si occuperà delle verifiche e per la formulazione del quesito al quale il tecnico dovrà dare risposta. Il pubblico ministero Barbara Cavallo non si è opposto, supportando anzi l’istanza degli avvocati. Il tutto nell’ottica della massima garanzia dei diritti difensivi, anche in vista di una eventuale scelta di riti alternativi da parte degli imputati. Nel corso dell’udienza, la Spal ha avanzato la richiesta di costituirsi parte civile, ma solo nei confronti di Giuseppe Tassi, legale rappresentante di Tassi Group, impresa appaltatrice delle opere. Il Comune, altra persona offesa, non era invece presente in aula.

Al termine dell’udienza, i legali degli imputati si sono detti soddisfatti della decisione del giudice. "Sostenevamo da tempo la necessità dello svolgimento di una perizia – ha commentato l’avvocato Alberto Bova, difensore di Alessio Colombi, collaudatore –. Apprezziamo quindi le scelte sia del pubblico ministero, che ha dato parere favorevole alla perizia, sia del giudice che l’ha disposta". Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato Vincenzo Bellitti, difesa Lorenzo Travagli e Fabrizio Chiogna, rispettivamente direttore dei lavori e collaudatore. "I miei assistiti – ha sottolineato il legale – hanno sempre sostenuto che eventuali imperfezioni, ammesso che ce ne siano, non sono tali da inficiare lo stadio nella sostanza. Finalmente viene svolta una perizia, così come avevamo già chiesto in passato. Quella del giudice è stata una presa di posizione importante. Ora – ha concluso – vedremo cosa dirà il tecnico e poi valuteremo la nostra linea". Il caso, si diceva, tornerà in aula all’inizio di giugno per l’incarico al perito. Al momento, a quanto si apprende, il giudice non ha ancora individuato la figura a cui affidare tale compito. Da quanto trapelato, non sarà un lavoro di breve durata, anche se non avrà ripercussioni sul’attività dell’impianto. Le attività dovrebbero infatti svolgersi interamente su carte e documenti.

L’inchiesta sul Mazza è approdata davanti al giudice a tre anni dai primi sequestri che hanno interessato alcuni settori dello stadio. All’inizio di quest’anno, e dopo un secondo sequestro avvenuto nell’estate del 2021, l’impianto è tornato interamente a disposizione della società e della città, al termine dei lavori di messa in sicurezza svolti dalla Spal e avallati dal consulente della procura, il professor Carlo Pellegrino.

Nove, come anticipato, le persone che sono comparse nella veste di imputati davanti al gup: Giuseppe Tassi, legale rappresentante della Tassi Group, impresa appaltatrice delle opere, Lorenzo Travagli, in qualità di progettista e direttore dei lavori, Giampaolo Lunardelli, legale rappresentante della Gielle, impresa subappaltatrice, Lucio Coccolo, legale rappresentante e amministratore unico della Pm Group, impresa subappaltatrice (che ha anticipato già ieri la volontà di ricorrere al rito abbreviato), Domenico Di Puorto, Adelino Sebastianutti, in qualità di amministratori di fatto della Gielle Srl e della Pm Group, Claudio Di Sarno, rappresentante legale della ‘Di Sarno engineering & construction’, Alessio Colombi, collaudatore dei lavori della nuova struttura di copertura e adeguamento sismico della tribuna nord e Fabrizio Chiogna, collaudatore della curva est.