MARIO BOVENZI
Cronaca

Stop al bagnino d’inverno: "Non abbiamo personale"

L’ordinanza obbliga gli stabilimenti ad avere il salvataggio, le cooperative: "Gli studenti che lavorano per noi con l’inizio delle scuole tornano nelle aule".

Stop al bagnino d’inverno: "Non abbiamo personale"

Cesare Scarpa, Cus Salvataggio

Anche suo figlio Antonio indossa la divisa rossa. E’ una vita da bagnino quella di Giacomo Legnani, 51 anni. Che non usa mezze parole. "Riuscire a garantire il servizio per il mese di ottobre sarebbe un’impresa impossibile, potremmo magari trovare qualcuno per il fine settimana. Ma non è certo facile". E’ un vicolo cieco la situazione che si è venuta a creare con l’ordinanza che stabilisce l’obbligo del bagnino sulle spiagge, obbligo senza il quale lo stabilimento non può aprire. "Già sudiamo sette camicie – riprende – per trovare il personale". Estate 1982, il padre annegò davanti ai suoi occhi. "In quel momento capii che dovevo fare qualcosa per gli altri", racconta. Nella sua carriera ne ha salvati tanti. A puntare il dito contro l’ordinanza i titolari degli stabilimenti balneari e i rappresentanti di categoria. Ha dato fuoco alla miccia Gianni Nonnato, presidente del consorzio Lido Nazioni, titolare dello Chalet del mare. "L’ordinanza varata dalla capitaneria – le sue parole – rischia di essere una mazzata per chi vuole allungare la stagione al mare, la cosiddetta destagionalizzazione così non decolla di certo. Noi operatori balneari ci stiamo battendo per rendere sempre più attrattivi i nostri lidi, poi ci scontriamo contro questi ostacoli normativi che non hanno ragione d’essere. E’ una gelata sulla stagione, una follia". Generazioni con lo sguardo alle onde, pronti a scattare al minimo segnale d’allarme. Cesare Scarpa, coordinatore degli assistenti bagnanti del Cus Salvataggio, la pensa come il collega Legnani. "I ragazzi che vengono a lavorare da noi durante la stagione – precisa – si fanno avanti quando chiudono le scuole, quando terminano le lezioni all’università. Appena suona la campanella lasciano, riprendono a studiare. Come fai a chiedere di lavorare in ottobre? Puoi trovarne qualcuno, numeri non certo sufficienti". Le cooperative hanno ’chiuso’ il servizio sulle spiagge il 22 settembre, domenica scorsa. Se ne parla il prossimo anno. "Il bagnino d’inverno? Un abbaglio", sottolinea ancora Scarpa, 47 anni, comacchiese, bagnino di lungo corso, già nel 1993 scrutava il mare da ’Le Piramidi’. Alto Adriatiko, la sede è in Veneto, procura personale per i lidi Estensi e Spina, per Rosolina e Sottomarina. "Per le due località della provincia di Ferrara – spiega Francesco Corradi, responsabile del salvataggio – diamo una quarantina di bagnini". Anche per lui l’ordinanza rappresenta un ostacolo per gli stabilimenti che vogliono andare avanti ad oltranza con la stagione.