"Stop al tetto di spesa per assumere medici"

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"I due miliardi di euro destinati nella manovra di bilancio alla sanità andranno principalmente al sostegno per le spese energetiche delle strutture e a pochi incentivi per i medici del Pronto Soccorso. Soddisfano dunque solo una parte delle esigenze del comparto, senza mettere mano al cuore della sanità, ossia a chi ci lavora. Con ricadute territoriali importanti, anche a Ferrara". Paola Boldrini, già vice presidente della Commissione Sanità in Senato, guarda con preoccupazione alla manovra del Governo che non dà risposte, e alle conseguenze su Ferrara. E declina: "Due sarebbero gli interventi da fare. Il primo, eliminare definitivamente il tetto di spesa per assunzioni del personale nel sistema sanitario nazionale, che reputo il male assoluto, discussione iniziata nella precedente legislatura ma di cui questa maggioranza non parla più. Il secondo, conseguente e strettamente connesso, è il continuo ricorso all’esterno per sopperire alla mancanza di personale, nella fattispecie alle cooperative, come già avviene al Sant’Anna di Cona, per coprire il fabbisogno di professionisti dell’emergenza e non solo. Parliamo di professionisti che, per quanto bravi, non sono inseriti in staff con i colleghi nei reparti e nelle strutture in cui vengono impiegati pochi giorni. E questo penalizza lo svolgersi dei servizi con il rischio della centralità del paziente, perché rende impossibile lavorare in maniera multiprofessionale e multidisciplinare". Boldrini parla di professionisti del pubblico "sfiniti da turni massacranti" e chiede un cambio di rotta nei bilanci: "Senza una buona programmazione di assunzioni di professionisti, anche la migliore nuova struttura rischia di essere inutilizzata e diventare una cattedrale nel deserto".