
Non è dietro l’angolo ma è alla nostra portata il traguardo – "Non è un azzardo", – che indica Nicola Scolamacchia, albergatore, presidente di Confesercenti. "Quest’anno – le sue parole – potremmo tagliare la soglia di mezzo milione di turisti in un anno, le stime ci dicono che possiamo farcela". Mezzo milione, la consacrazione della nostra città nel circuito dei centri turistici che hanno un rilievo nazionale. Un arrivo ma anche l’inizio di un percorso, di più grandi aspirazioni. "Quel numero – precisa Scolamacchia – ci qualifica come città turistica a tutti gli effetti, è un obiettivo che possiamo centrare". I segnali ci sono. "Da gennaio – precisa – i numeri sono cresciuti, hanno superato quelli del 2019 anno di riferimento che ha fatto da spartiacque". Dopo è arrivato il Covid, la pandemia. E’ cambiato tutto. "Marzo – sottolinea – si è chiuso con il segno più, Pasqua è andata molto bene". In arrivo ci sono i ponti del 25 aprile e Primo Maggio. E siamo solo all’inizio della stagione. "Mezzo milione di presenze all’anno – ripete – da qui si parte per aggiustare il tiro". Aggiustare il tiro che equivale a fare un salto oltre la città d’arte. "Non solo cultura – la ricetta – dobbiamo puntare su tutte le sfaccettature del mercato".
Vede rosa Zeno Govoni, presidente di Federalberghi Confcommercio: "Una decina di giorni fa l’andamento sembrava un po’ più soft, poi c’è stata un’impennata. Sabato e domenica a gonfie vele, non siamo ancora al completo ma i numeri sono assai lusinghieri". Anche Govoni mette in luce la necessità di diversificare l’offerta. "Dobbiamo essere città dell’accoglienza a tutto tondo, dall’arte al mondo degli affari. E’ fondamentale fare questo passo, restare ancorati ad un solo settore può rivelarsi controproducente. Offerta diversificata equivale ad avere in mano sempre la carta vincente". Govoni guarda avanti, al ponte del 25 aprile. "Arriverà in città personale Nato, questo è solo un esempio del mio ragionamento". Carta vincente è l’identità della città. "Ferrara è molto vivibile – sottolinea –, tre notti e riesci a visitarla. Qui non si rischia di imbattersi nelle folle di turisti che rendono caotiche le città proprio in questi periodi. Tanti stanno andando a visitare Comacchio, una meta dietro l’angolo".
Mario Bovenzi