"Stretta anche su possibili nuovi gestori"

Bar della rissa in San Romano, l’ordinanza del Comune ‘allargata’ a soggetti riconducibili al titolare. Lodi: "Orari ridotti per un anno"

Migration

di Federico Di Bisceglie

Il giro di vite è arrivato. La stretta, questa volta è davvero pesante: riduzione dell’orario dell’attività, con chiusura alle 16. Il sindaco Alan Fabbri ha infatti emanato un’ordinanza restrittiva piuttosto stringente che riguarda il locale di via San Romano 87a. Ossia l’attività nella quale, nelle scorse settimane, si è verificata una lite piuttosto accesa (con lancio di sedie e sgabelli). Ma la particolarità di questa ordinanza, oltre alle forti limitazioni all’orario in cui potrà essere esercitata l’attività, è ’l’estensione’. Il documento infatti non colpisce soltanto il titolare effettivo del negozio, bensì "ogni altro soggetto che evidenzi la continuità con le precedenti gestioni". Ed è per questo che l’ordinanza vale anche "in caso di subingresso" di alcune persone riconducibili in qualche modo al titolare. Tra l’altro, l’attività in questione era già stata oggetto di restrizione di orario. Tuttavia "a seguito dell’emanazione del precedente provvedimento nei confronti dei titolari che si sono susseguiti – si legge nel testo – tale ordine non è stato rispettato in più occasioni". In questo caso, dunque, repetita non iuvant. Dunque, per un anno, il locale di via San Romano potrà stare aperto soltanto dalle 7 del mattino fino alle 16 del pomeriggio. Non un minuto di più. Anche perché "in caso di violazioni delle disposizioni – prosegue il documento – verrà disposta ed emanata l’ordinanza di revoca immediata della Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) di pubblico esercizio". Nel locale, si legge nell’ordinanza emanata dal sindaco, "dal 2018 si sono susseguite una serie di violazioni di carattere amministrativo e più volte le forze dell’ordine hanno dovuto eseguire interventi per segnalazioni di disturbo della quiete pubblica a causa del frastuono provocato dall’attività del pubblico esercizio" ovvero per la presenza di "avventori del medesimo locale che, stazionando al di fuori, provocano schiamazzi, assembramenti e liti" generando quindi "turbamento all’ordine e sicurezza pubblica".

Non solo: "Il locale – così il provvedimento – era stato oggetto di lamentele, oltre che dai residenti di quella via, anche dai titolari delle attività limitrofe per la continua presenza di persone che bivaccano anche in stato di ebbrezza fino a tarda notte". "La promessa che abbiamo fatto ai cittadini – spiega l’assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi – era quella del pugno duro contro i locali problematici. Questa è una prima risposta concreta, che peraltro costituisce un primato in questa città. è infatti la prima volta che si estendono le limitazioni anche a persone vicine al titolare effettivo del locale. Questa è la direzione giusta".