MARIO BOVENZI
Cronaca

Stretta di mano contro la crisi: "Per i negozi 150mila euro, così teniamo accese le vetrine"

La cifra verrà stanziata a fondo perduto dal Comune e dalla camera di commercio. L’intervento, battezzato ‘Le frazioni al centro’, contro lo spopolamento delle periferie.

Stretta di mano contro la crisi: "Per i negozi 150mila euro, così teniamo accese le vetrine"
Stretta di mano contro la crisi: "Per i negozi 150mila euro, così teniamo accese le vetrine"

Sul piatto 150mila euro complessivi che fanno, per le singole attività, 750 euro a fondo perduto. Il Comune ancora a fianco di quelle botteghe che costituiscono una rete economica e sociale del territorio. Ad annunciare l’operazione – battezzata ‘Le frazioni al centro’ a testimonianza dell’importanza che l’amministrazione riserva a quei nuclei di case, strade e famiglie che costituiscono zone vitali della città – l’assessore al bilancio e contabilità Matteo Fornasini, il vicesindaco Nicola Lodi e il vice presidente della Camera di Commercio Ferrara e Ravenna Paolo Govoni. "L’intervento – apre l’incontro Fornasini – fa parte di un’ampia strategia per sostenere la nostra economia. Durante il Covid, periodo drammatico per le attività commerciali, abbiamo risposto con uno stanziamento di due milioni di euro. Un altro milione è stato messo sul piatto per il periodo 2022-2023". Dal centro alle periferie, si allarga il tiro. "Le misure messe in campo si sono rivelate efficaci, tante le imprese attive, rimaste aperte", l’analisi dell’assessore al bilancio. Ciascun esercente potrà fare la richiesta di un’indennità una tantum a fondo perduto di 750 euro. Il bando uscirà lunedì. Alle 11 scoccherà l’ora ’x’, sarà possibile partecipare fino a venerdì 20 ottobre di quest’anno alle 12 sul sito internet della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. Piccoli negozi, circoli e attività artigianali e commerciali sono l’obiettivo dell’operazione, realtà che stanno a cuore alla Camera di Commercio. "Ci sono due aspetti da sottolineare – – elenca Govoni –. L’intervento testimonia la forte collaborazione tra le istituzioni. E’ certo un aiuto all’economia, ma è anche un aiuto alla crescita di un territorio, l’ossatura delle imprese è una rete sociale, vitale". Aspetto sul quale si è soffermato Lodi. "Grande la nostra attenzione per le frazioni, la loro vita sociale ha bisogno delle attività. Nei piccoli negozi vanno gli anziani, una rete commerciale sana attrae i giovani e rappresenta una barriera contro lo spopolamento". E per la sicurezza. "Una vetrina accesa è un deterrente contro il degrado, attività aperte vuol dire creare attorno ai cittadini luoghi da vivere in sicurezza. Quando si spengono le luci, una vetrina vuota, sono quelli i luoghi dove più rischia di prendere piede la criminalità".

Ha chiuso l’incontro Govoni, con alcuni dati che raccontano l’effetto delle misure. "La concezione iniziale dei bandi – sottolinea – è mirata e risponde alle esigenze delle imprese. Oltre il 90% delle aziende finanziate continua a prosperare". L’operazione è rivolta a persone, che hanno un nome e un cognome, che ogni giorno vivono del loro lavoro. Alessandro Ceragiolì è al timone di Perlita, ristorante che si affaccia in via Garibaldi. Ha partecipato ad un bando di Comune e camera di commercio per ristrutturare gli spazi. "Ho ottenuto un finanziamento di 20mila euro – racconta –. Un sostegno alla mia decisione di tenere accesa una vetrina, in una via del centro".